Elan Ripstick Tour 88 sci da scialpinismo 2021/22

La serigrafia dello sci Elan Ripstick Tour 88 è sobria ed estremamente elegante. L'accoppiamento delle 3 sfumature di verde scuro mi piace tanto, forse anche per il fatto che il verde è il mio colore preferito. La finitura del top sheet è alternativamente lucida e opaca.

La generosa spatola si restringe sulla parte finale fino a creare quasi un angolo retto sulla parte anteriore. In punta è presente un incavo utile per fissare il gancio delle pelli dedicate. La costruzione della coda è molto simile alla spatola, lo strato sovrastante è accorciato rispetto allo strato intermedio, la parte terminale è piatta e anche qui è presente un incavo per fissare il gancio posteriore delle pelli.

Punta e coda sono entrambi rockerati per circa 15 cm, in coda l'angolo è maggiormente pronunciato rispetto alla punta, Il camber sulla parte centrale dello sci è di circa 7 mm. I fianchi sono dritti a forma trapezoidale, le lamine generose non proseguono in punta per permettere di alleggerire lo sci.

La soletta è verde chiaro acceso con il logo Elan sulla parte anteriore. Alla flessione manuale lo sci si inarca regolarmente con la stessa flessibilità sia in coda che in punta. Leggero nel peso ma dalla struttura solida e convincente.

Ho utilizzato gli sci Elan Ripstick Tour 88 in 2 diverse occasioni. La prima a Livigno a fine stagione durante due belle giornate di neve invernale,, dura in pista con 3 cm. di neve fresca e tritata in fuoripista con alcune zone esposte a nord dove erano present 10 cm di neve fresca appena precipitata. La lunghezza del modello testato era di 170 cm. con raggio 16,8 montato con attacco Fritschi Xenic 10 per il quale è presente una diversa scheda test dedicata. Insieme allo sci ho usato lo scarpone Tecnica Zero G Tour Pro.

I primi metri in pista evidenziano un suono squillante. Fin dalle prime curve il feeling è alto, avverto velocemente la sicura sensazione di fiducia per aumentare l'inclinazione in conduzione, dapprima a bassa velocità aumentandola poi gradualmente. Su pista ripida il corto raggio è facile e sicuro, il buon feeling mi permette di divertirmi dato che la tenuta è molto alta, soprattutto su neve facile, su neve dura tende a sbacchettare leggermente, ma sempre in limiti ben accettabili.

Nell'esecuzione di archi medi e ampi il comportamento è simile: molto buono sia su neve facile che su neve dura Rapidi e sicuri in entrata e uscita di curva. Scendendo di quota a fine mattina trovo neve marcia primaverile, simile alla granita, e mi stupisco di quanto sia facile e divertente il comportamento dello sci, sia nel corto che nel medio raggio.

In definitiva nel corto da il meglio di se, perdendo leggermente tenuta e stabilità sul duro ad alta velocità. In fresca è facile e dinamico. Rapido nel cambio, riesco velocemente ad appoggiarmi sulla sponda creata in fase di curva con le punte degli sci che escono sempre in modo ottimale. Ottimo il galleggiamento nonostante non sia esageratamente largo sotto il piede (88 mm.)

In salita ho utilizzato pelli Montana tagliate su misura. Perfetto il sistema di aggancio in punta, un uncino metallico entra nel foro dello sci garantendo massima tenuta. Il laccio posteriore in gomma viene mantenuto in sede tramite l'inserto presente sulla coda. Ottima sia la tenuta che la scorrevolezza delle pelli, anche su traverso ripido. Ottimo il bilanciamento dello sci in fase di virata, lo sci è leggero e la tenuta delle lamine sul ripido è perfetta.

Un secondo utilizzo durante la salita e discesa del ripido canale Lourousa in Piemonte. Due giorni con notte in tenda alla base del canale con dislivello di tutto rispetto. Ho apprezzato in questo caso anche la leggerezza per il trasporto degli sci sullo zaino, dato che una buona parte dell'avvicinamento era su sentiero non innevato. Ottimo in salita con le pelli, facili le inversioni anche sul ripido.

In discesa ho sofferto la prima parte del canale a causa della neve ventata, dura e irregolare, ma in queste condizioni qualsiasi sci sembra non in grado di portarci a valle in sicurezza. In questo caso i 170 cm. erano perfetti per effettuare le curve saltate sulla prima parte del canale che era più stretto e ripido rispetto al resto (dai 45 ai 50 gradi di pendenza).

Successivamente ho iniziato a fidarmi maggiormente e da metà canale in poi ho gradito la tenuta e la dinamicità dello sci che ha sempre tenuto in termini di stabilità e fiducia. Trovandomi poi alla fine del canale la minore pendenza mi ha permesso di sciare in scioltezza nonostante il pesante carico dello zaino (circa 18 kg.) Una gita bellissima con amici fidati, tutti e 3 maestri di sci con una forte passione per la montagna, in particolare per lo scialpinismo. E' grazie anche alla fiducia riposta nello sci che ho potuto apprezzare piacevolmente sia la salita che la discesa.