Ski Trab Ortles 164 sci da sci alpinismo 2021/22

Lo Ski Trab Ortles veste di nero, il marchio in bianco e il logo in rosso risaltano notevolmente dando come risultato finale uno sci molto esteticamente interessante alla vista.

Il peso di soli 1055 g per la misura da me testata (164) lo rende leggero e maneggevole durante il trasporto, 85 sotto il piede, con un raggio di 20.8m e 118/85/104 di sciancratura, suggerisce un'ottima presa di spigolo e reattività. Le innumerevoli tecnologie fanno pensare ad uno sci di un certo livello capace di adattarsi bene a diverse tipologie di pendio e neve.

Alle torsioni e flessioni forzate, lo Ski Trab Ortles, risponde in maniera reattiva ma graduale. Tante sono le tecnologie utilizzate nella costruzione di questo attrezzo e ancora di più gli strati con i quali è composto; si parla infatti di un sandwich di ben 14 strati di materiali studiati per avere una struttura che garantisca una performance impeccabile sulle nevi più dure e sui pendii più ripidi.

Tra i vari strati ne troviamo uno in particolare con “differentiated aereo wood core” ovvero un listello in legno che presenta due inserti laterali in una tipologia di legno differente rispetto a quello interno; questo fa capire quanta attenzione sia stata posta ad ogni singolo dettaglio per ottenere questo sci.

Altre due note di merito vanno fatte al Ski Trab Ortles per il flexcontrol e il radium control che abbinati danno come risultato finale uno sci facile e graduale in entrata ed uscita curva, che si adatta alla perfezione al terreno ma che sotto il piede fa sentire il suo sostegno anche se caricato con decisione grazie ad un importante rigidità torsionale.

Molta attenzione è stata posta anche alle lamine, dove il sistema no shock, una piccola striscia di elastomero posta longitudinalmente, ha come scopo quello di attutire gli impatti del terreno. Ultimo ma non ultimo l’Hi-Connect garantisce, sulla carta, durevolezza anche dopo metri e metri di dislivello.

Lo Ski Trab Ortles monta  l'attacco Titan Vario.2, disponibile in varie larghezze di ski stopper: 65-78-85-94 dal peso di 299g. E' un attacco estremamente pratico ed intuitivo che si regola in pochi minuti e ha un ottimo range di escursione, copre infatti diversi numeri.

Il sistema di aggancio del puntale è a compressione; bisogna dunque spingere la leva verso il basso, in modo da farlo allargare ed il gioco è fatto! La chiusura finale avviene in senso opposto, con due differenti gradi di mobilità, più o meno rigido.

Una nota di merito va aggiunta per questo attacco: infatti il sistema di chiusura anteriore ha una grande indipendenza torsionale, mi spiego meglio: i due ganci laterali lavorano in maniera indipendente uno dall'altro pur rimanendo in stretto collegamento tra loro e al contrario di qualsiasi altro attacco mai costruito prima.

Inoltre, all'aumentare delle pressioni (soprattutto quelle laterali), come si possono trovare durante un traverso in salita o durante una discesa su pendii ripidi, questi ultimi stringono ancor più' lo scarpone nella loro morsa, il risultato finale è un ottima trasmissione scarpone sci e una grande stabilità e sicurezza in ogni condizione.

La posizione base dalla quale si parte è rialzata più o meno 2 cm, risultato dalla chiusura dello ski stopper. Volendo si può aggiungere una seconda barra metallica per un maggiore rialzo. Inoltre lo ski stopper non è un dettaglio da poco, comodo, stabile e di facile chiusura completa l’attacco. Titan Vario.2 è stato montato in posizione leggermente avanzata, per fare in modo da migliorare l’assetto sullo sci e renderlo sicuro e stabile in ogni fase della curva.

Ski Trab Ortles è dotato, ovviamente, di pelli ski trab, sagomate con gancio in punta e clip ad incastro per la coda! Non mi resta che testarlo!

Il test si è tenuto a Livigno durante due giornate con condizioni nivo-metereologiche davvero differenti tra loro! Ho infatti avuto la possibilità di provarlo e testarlo su neve fresca (15 cm), su neve dura, e su crosta, sia in tratti pseudo pianeggianti che su pendi più ripidi.

Le pelli si agganciano velocemente, la tenuta sembra davvero ottima, metto e chiudo l’attacco e parto!

In salita è uno sci estremamente maneggevole e leggero, testato nella misura 164 è in linea con la mia altezza, ben calibrato nelle inversioni, incoraggia ed invoglia ad una cadenza di passo veloce; di notevole scorrimento solo le pelli, che sia su neve fresca, che sui tratti ventati, si sono difese egregiamente.

Tanto si sale, tanto si scende! Tolgo le pelli con estrema facilità dalla punta, sollevo, porto all’indietro l’alza tacco, bloccando lo ski stopper, chiudo gli scarponi, aggancio con due colpi secchi e via, è ora di sciare!

Inizialmente ho volutamente testato lo Ski Trab Ortles su pista, con pendenze modeste, portandolo al limite in termini di velocità su un fondo discretamente duro e compatto, essendo nato proprio per questo terreno. Ho notato che, lo Ski Trab Ortles, si comporta molto bene su questa tipologia di terreno; se si eccede in velocità si presentano alcune vibrazioni in punta, degne di nota ma non fastidiose, quantomeno per me. A medie e basse velocità nulla da dire, se non che: fantastico! Facile e maneggevole in ingresso curva, portante in fase centrale, e reattivo in uscita.

In fuoripista su neve fresca ho scoperto che lo Ski Trab Ortles ha un ottimo galleggiamento e portanza malgrado la sua larghezza. Le curve vengono facilmente, risultando graduale e sicuro in ogni fase della curva! Mi sono proprio divertita!!

Sempre in fuoripista, ma questa volta su un tratto ventato con neve crostosa in superficie che poi con la pressione sfondava, devo dire che lo Ski Trab Ortles si è difeso discretamente, anche se a nessun scialpinista piacerebbe trovarsi in queste circostanze; è rincuorante sapere di avere un attrezzo che comunque ti da la possibilità di scendere a valle in piena sicurezza.

La trasmissione attacco sci mi è sembrata precisa, non ho notato dispersione di movimento ne fastidiosi giochi, ogni imput, e movimento viene indirizzato allo sci.

Non contenta della giornata ho deciso di ripellare, principalmente per vedere come si comportavano le pelli, sia a livello di incollaggio che di tenuta. Premetto che, la prima volta, non ho utilizzato la plastica separatrice per riporle nello zaino; tuttavia non ho fatto eccessiva fatica a riaprirle e posizionarle sullo Ski Trab Ortles. La tenuta è stata molto buona se si pensa che la prima uscita è avvenuta su neve molto bagnata e che quindi, di conseguenza, anche le pelli sono state sottoposte a forte umidità.

Nel complesso mi ritengo molto soddisfatta di questo setting sci + attacco, soprattutto per quanto concerne le nevi dure e quelle fresche. Un po' meno per la neve crostosa che sfonda, ma tenendo in conto il suo peso piuma si è comunque difeso egregiamente anche in questa situazione.