Le scarpe da trekking sono una parte fondamentale della nostra attrezzatura da montagna. Ci danno il supporto necessario durante le escursioni, ci aiutano nella progressione su terreni più o meno tecnici ed è importante saper scegliere quelle giuste. Ce ne sono di vari tipi e potremmo parlarne a non finire, ma in questo articolo ci siamo concentrati sulla differenza tra le scarpe in pelle e quelle sintetiche.
Per farlo abbiamo chiesto aiuto agli esperti di AKU Italia SRL, azienda italiana leader nel settore. Vittorio Forato, Marketing Manager, e Giulio Piccin, Product and CSR Manager, ci hanno aiutato a capirci qualcosa. Ecco i loro consigli.
Partiamo dalle scarpe in pelle: quali sono le caratteristiche di questo materiale, i suoi pro e i contro?
“Le scarpe da montagna in pelle sono un grande classico, ma non a caso. La pelle, nelle sue varie modalità di trattamento, è infatti un materiale ad alta resistenza, ottimo da lavorare nelle sapienti mani di un modellista per creare calzature comode e adatte a durare nel tempo, anche se usate in condizioni difficili. Ciò a patto che si rispettino delle regole base per la cura del pellame che, in quanto elemento naturale, necessita di essere mantenuto attraverso opportuni trattamenti. Gli svantaggi delle calzature in pelle sono in realtà molto pochi e direi che si riducono al fatto che la pelle, rispetto al tessuto sintetico, ha un peso leggermente superiore che si riflette sul peso della calzatura.”
Per quanto riguarda il materiale sintetico, invece, quali sono le caratteristiche, i pro e i contro?
“La ricerca sui materiali tecnici anche nel settore della calzatura ha portato ad avere dei tessuti molto innovativi che garantiscono delle prestazioni eccellenti in termini di leggerezza e traspirabilità della calzatura. L’utilizzo di queste componenti nelle scarpe per attività outdoor molto dinamiche è sicuramente un grande vantaggio perché consente di ottenere calzature appunto molto leggere e adattabili alle diverse calzate. Per contro il tessuto sintetico, rispetto alla pelle, può incontrare dei limiti in termini di durata, essendo più difficile operare sul tessuto dal punto di vista della manutenzione. Bisogna però dire che la tecnologia oggi aiuta molto e anche per nella composizione dei tessuti per calzature sportive di alta qualità si sono raggiunte delle soluzioni che favoriscono molto la durabilità del prodotto.”
Durabilità e leggerezza sono quindi le grandi differenze di questi materiali, senza dimenticarsi poi della manutenzione, ma di questo parleremo più avanti. Ma in quali condizioni è meglio scegliere la pelle rispetto al sintetico e viceversa?
“La pelle è regina nelle calzature backpacking, cioè nei modelli destinati ai lunghi trekking con carichi importanti sulle spalle e su terreni difficili. Il sintetico si usa prevalentemente nei modelli per escursionismo veloce e per il trail running, anche se grazie all’innovazione oggi si trovano calzature in tessuto un po’ in tutti gli ambiti outdoor. Per climi particolarmente caldi e asciutti il tessuto sintetico rappresenta comunque la soluzione preferita da parte sia delle aziende che del pubblico.”
Parliamo di manutenzione e durabilità: come ci si prende cura delle scarpe per farle durare più a lungo?
“Pulizia periodica e attenzione nei trattamenti sono necessari per garantire la durabilità delle scarpe da montagna. Per tutte vale la regola secondo cui le calzature non vanno mai asciugate a contatto con una forte fonte calore. Collocare la calzatura in un luogo ventilato e asciutto, anche inserendovi all’interno della carta con funzione di assorbire l’umidità, rappresenta una regola di base che garantisce il rispetto dei materiali. Esporre la calzatura ad una fonte di calore inteso riattiva dei processi fisco-chimici che possono modificare la tenuta dei collanti o danneggiare componenti molto sensibili come la membrana Gore Tex, compromettendone la funzione di impermeabilizzare il prodotto. Per la pelle esistono delle creme naturali a base di cera d’api che offrono un ottimo risultato per mantenere la morbidezza, evitare fessurazioni e garantire l’idrorepellenza della tomaia. Per il tessuto sintetico i prodotti per la cura sono degli spray principalmente con funzione di idrorepellenza.”
Da ultimo, ma non per questo meno importante, parliamo di sostenibilità: qual è la scelta migliore, per noi e per il pianeta?
“Sostenibilità è un termine vuoto di significato nella nostra epoca. Un termine abusato e strumentalizzato dalle strategie di marketing. Non c’è una scelta migliore fra pelle e tessuto. La pelle dura a lungo e, allungando la vita della calzatura, consente di ridurre il numero di calzature destinato alla discarica. Ma per avere tanta pelle serve tanto allevamento di bestiame da carne, un’attività produttiva che ha un impatto ambientale significativo. Il tessuto sintetico ha origini diverse, spesso tuttavia le componenti di base dei filati sintetici sono semilavorati che derivano dalla lavorazione del petrolio, anche se molto è stato fatto in questi anni per il riutilizzo dei materiali di scarto e quindi per favorire il processo di circolarità che contribuisce a limitare l’impatto ambientale di certi materiali. In entrambi i casi ciò che può fare la differenza è proprio la cura e la manutenzione della calzatura, ma soprattutto l’attenzione da parte del produttore nel trovare, indipendentemente dal materiale, delle soluzioni progettuali e produttive responsabili, che tengano conto dell’impatto della propria organizzazione produttiva, operando con il fine di ridurlo.”
Ecco quindi chiariti alcuni dubbi su questi due materiali e sul loro utilizzo. Ma la domanda che sorge spontanea è la seguente: c’è una scelta migliore fra scarpe in pelle e scarpe sintetiche? Come spesso succede in questi casi, la risposta è no. Ciascuno di questi due materiali ha il proprio campo di utilizzo ideale, i propri vantaggi e i propri svantaggi. È quindi bene scegliere con cautela quale dei due più si addice alle nostre necessità, per avere la scarpa più adatta alle nostre escursioni.
