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UTMB 2023, un’edizione da record!

Alcuni istanti dell’Ultra Trail del Monte Bianco per rivivere insieme una gara entusiasmante

Scritto il
da Luca Tessore

In questi anni ho sentito parlare spesso dell’UTMB (Ultra Trail del Monte Bianco), foto e video ti proiettano in quella che è definita la gara più dura e prestigiosa del panorama dell’ultra-trail running ma viverla dal suo interno è tutta un’altra cosa!

Quando François D’Haene dice che “la cosa più importante è la pacca con le vostre mani”, racchiude cos’è l’UTMB. Non è soltanto una competizione sportiva, dove esistono gli atleti e poi il pubblico, qui all’UTMB gli atleti e il pubblico si fondono per trasmettersi energia a vicenda. E c’è di più, in pochi altri sport, TUTTI gli atleti, da quelli d’élite fino agli ultimi corridori ricevono un tifo così entusiasmante; qui si assapora davvero il detto “l’importante è partecipare, non vincere!”

Questo penso sia la forza dell’UTMB, far sentire speciale ogni atleta, dal primo all’ultimo, non importa quale tempo farà o se si ritirerà, se ti ritrovi su quella linea di partenza hai già vinto.

Linea di partenza della 20° edizione dell'UTMB
Linea di partenza della 20° edizione dell’UTMB_Ph Luca Tessore

Per chi non lo sapesse l’UTMB, aggira tutto il massiccio del Monte Bianco per ben 171 km con circa 10.000 metri di dislivello positivo. I ragazzi dello staff dell’UTMB per farci prendere coscienza di quale prestazione sportiva stavamo per assistere, ci hanno spiegato che un trekker allenato ci impiega 11 giorni per compiere lo stesso percorso, gli atleti di elite lo chiudono in appena 19 ore!

Se fate un rapido conto, devono correre con una media di circa 9 km/h, un’andatura per pochi da mantenere per tutti quei chilometri, i più confidano nelle 46 ore e 30 minuti di tempo a disposizione per raggiungere il traguardo a Chamonix.

Allo start l’emozione è forte

Ore 17:59:00, pochi secondi al via, l’emozione degli atleti e del pubblico viene sfogata al via tra applausi e uno scatto liberatorio lungo le vie di Chamonix, la 20° edizione dell’UTMB è partita. Il tempo di filmare il passaggio dei 2300 concorrenti e subito devo correre anch’io alla navetta che ci porterà a Saint Gervais per vedere il passaggio dei primi corridori. Il tempo di una birra , che era già ora di appostarsi per riprendere i corridori in testa, tra questi Jim Walmsley, che con uno stile di corsa impeccabile attraversa il paese diretto a Notre Dame de la Gorge.

Il sole è ormai calato, e una volta arrivati a Les Contamines il buio della notte ci avvolge. Qui, si trova la bellissima chiesa di Notre-Dame de la Gorge, dove ogni anno il 15 agosto si radunano in pellegrinaggio una gran folla di fedeli. Questo affascinante luogo segna la fine della strada asfaltata e l’inizio dei sentieri di montagna. Il tifo è esagerato, rompe il silenzio del bosco e incita gli atleti lungo il muro verticale che apre le porte all’avventura, in solitudine nella notte, attraverso i restanti chilometri prima dell’alba.

Atleti sentiero ripido notte a Notre Dame de la Gorge
Atleti sul muro in località Notre Dame de la Gorge durante l’UTMB_Ph Luca Tessore

Pronti ad accogliere gli atleti

Il mattino seguente tutta Chamonix è in fermento, gli atleti in testa hanno corso tutta la notte, altri il cui obbiettivo non è il podio ma essere un finisher hanno deciso che un masso poteva andar bene come materasso per trovare riposo sotto le stelle. Mi affretto a cercare un buon posto per filmare l’arrivo degli atleti, scelgo uno splendido angolo fiorito dove al momento c’era soltanto una famiglia; il tempo di scambiare due chiacchere ed era già ora di accogliere Jim Walmsley che, leggero, attraversa il corridoio di mani pronte a battere un cinque con chi stava per fare la storia dell’UTMB. Ferma il cronometro a 19:37:43, battendo il record fatto l’anno scorso dal mitico Kilian Jornet.

Il tifo e l’entusiasmo hanno continuato a scorrere per le vie del paese per tutto il giorno, all’arrivo della prima donna, Courtney Dauwalter, il pubblico l’ha accolta come una regina, un trionfo per lei senza pari: prima donna ad aver vinto nello stesso anno la Western States 100, l’Hardrock 100 e l’UTMB.

Aver assistito alla 20° edizione dell’UTMB, con tutti questi entusiasmanti record, è stato pazzesco! Mi porto a casa l’entusiasmo di giornate piene di sport, divertimento e passione; complimenti a tutti, dagli organizzatori agli atleti e non per ultimo al pubblico che rende ancora più speciale questa competizione. Arrivederci all’anno prossimo.

p.s. tifo grandioso, unica pecca i fumogeni che nonostante siano piuttosto pittoreschi risultano border line in un contesto naturale e in particolare in una gara che omaggia la bellezza della montagna.


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