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BAM 2023: la festa dei cicloviaggiatori raccoglie entusiasmo

Talk, workshop, incontri, birra, risate, musica e tanto altro. Il BAM ha un’energia unica, proviamo a raccontarla

Scritto il
da Martina Tremolada

Alla stazione di Desenzano del Garda, nella mattinata di venerdì, montiamo in sella ai nostri destrieri d’acciaio in direzione Mantova, verso il BAM 2023 (se ancora non sai di cosa si tratta, ne avevamo parlato qui).

Già dalla stazione si respira aria di BAM!: siamo 4 cicloviaggiatori, ognuno con il suo assetto e con le sue idee. La traccia prevedeva una buona dose di sterrati sulle colline moreniche del Garda, ma per tenere unito il gruppo abbiamo fatto qualche deviazione su asfalto (di seguito la versione percorsa, ma qui puoi trovare quella gravel). Dopo i piacevoli saliscendi panoramici delle colline Moreniche, siamo giunti sulle rive del Mincio che ci ha portati dritti alla meta ampliando il gruppo grazie agli altri cicloviaggiatori, conosciuti e non, incontrati sul percorso.

Arriviamo al Campo Canoa, dove si tiene il BAM!, lasciandoci alle spalle il centro storico di Mantova attraversando il ponte sul Mincio che separa il Lago di Mezzo dal Lago Superiore. Pedalando su quella ciclabile sospesa tra le calme acque circostanti scorgiamo in lontananza le tende dei primi avventurieri e gli stand che popolano il prato. Tutti i nostri occhi trasmettono entusiasmo e voglia di vivere appieno l’evento. Quel ponte ci sta portando in una dimensione parallela da cui sappiamo tutti che non torneremo come siamo entrati. Torneremo diversi, con mille idee di viaggi che ci balenano in testa e con una carica che ci permetterà di pedalare ancora a lungo, almeno fino al prossimo BAM!.

Il BAM: cos’è stato e perché è imperdibile

La nona edizione del BAM!, Bicycle Adventure Meeting, è stata una festa magica e sorprendente. Ogni anno i cicloviaggiatori si riuniscono in uno stesso prato per un week end di condivisione e divertimento, ogni edizione si aggiungono nuovi volti e si rivedono immancabilmente quelli già conosciuti. È questa la forza del BAM!: unire e contagiare fino a farne diventare una dipendenza.

Al Campo Canoa di Mantova si sono visti ciclo avventurieri di tutti i tipi. Una rarità. In un mondo che tende sempre di più a categorizzare, cercando di includere, ma di fatto, spesso, ottiene l’effetto opposto, il BAM! ha la capacità di essere un momento di aggregazione sincera. Siamo ciclo appassionati, ci viene spontaneo guardare alle bici altrui scrutando come sono caricate e quali stratagemmi ci si è inventati per essere più comodi, più performanti, più tutto. L’incantesimo del BAM! è in grado di farci parlare dei destrieri d’acciaio incuriosendoci, confrontandoci e, nella maggior parte dei casi, sentendoci tutti assetati di imparare e conoscere, senza guardare a quale “categoria” apparteniamo. La contagiosità dell’evento sta proprio in questo: uno scambio continuo di esperienze e racconti. Anche chi arriva con la pedalata un po’ incerta, ne esce irrimediabilmente affetto dell’inguaribile malattia dei cicloviaggiatori: esseri strani, sempre allegri e instancabili, pronti a parlare con tutti e con una predisposizione all’ascolto ormai rara.

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Il BAM! riesce a fissare una data e un luogo nel calendario anche dei più girovaghi cicloavventurieri e così, anno dopo anno, ci si ritrova tutti insieme nello stesso prato desiderosi di passare del tempo insieme e assorbire tutta l’energia propagata. Capita, così, che persone che non si sono mai viste prima chiacchierino come se si conoscessero da una vita. E ancora più sorprendente è l’abilità di far risultare i social un mondo sano e costruttivo. I volti conosciuti solo attraverso lo schermo escono, prendono forma e animano discorsi profondi, goliardici e amichevoli. Di nuovo, torna quella sensazione di una amicizia di vecchia data, anche se è la prima volta che i due boccali di birra di toccano per un brindisi.

La birra è un elemento immancabile del BAM! che ha compreso perfettamente le necessità dei cicloviaggiatori. Talk, workshop e approfondimenti sul mondo a pedali si alternano tra i due palchi nelle tre giornate di festa intrattenendo e offrendo spunti di riflessione. Il grande prato è circondato da stand con punti di ristoro e brand di attrezzatura, alcuni anche con possibilità di test.

Non mancano le pedalate verso Mantova e dintorni e giochi appassionanti come la corsa con le grazielle.

Le parole dell’organizzatore e i segnali che il BAM! vuole lanciare al mondo del turismo

Al Campo Canoa di Mantova anche quest’anno si è percepito un entusiasmo diffuso, la voglia sempre maggiore di scoprire il mondo a pedali per rispettarlo e conoscerlo a fondo.

Andrea Benesso, organizzatore del BAM!, si è dimostrato molto soddisfatto e ci ha confessato, con un pizzico di emozione, che “la stra-grande maggioranza dei partecipanti è arrivata in bici. Chi è partito dal Sud Italia, chi dall’estero. Ognuno ha vissuto la propria avventura per arrivare a Mantova. Immaginarsi uno sciame a pedali confluire qui, è incredibile!”. Si stima, infatti, che per arrivare a Mantova siano stati percorsi più di 300.000 km in totale dai ciclo appassionati. BAM! non ha intenzione di fermarsi e vorrebbe anche lanciare segnali al mondo del turismo, non solo del cicloturismo. “Sarebbe bello che diventasse sempre di più un’occasione di incontro per una realtà così varia”, continua Andrea, “e che diventasse un’occasione per capire che il turismo in bici non solo è possibile, ma è anche molto interessante. In Italia non credo che tutti abbiano capito che la bicicletta e il turismo sostenibile sono una grande opportunità. Le persone hanno sempre più voglia di vivere delle esperienze: la bicicletta è facile, bella, economica e capace di regalare avventure bellissime anche dietro casa”.

Per il 2024, in occasione della decima edizione, si parla di grandi novità. Forse addirittura due edizioni: il BAM! e il BAM! Campfire, quest’ultimo su un’isola del Mediterraneo.

L’appuntamento è, quindi, all’anno prossimo. Che sia a Mantova o verso nuovi panorami, i ciclo appassionati sapranno rispondere presente e si metteranno di nuovo in moto per ritrovarsi, conoscersi e ispirarsi.


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