Ogni sportivo prima o poi si troverà davanti agli indumenti indossati durante l’attività e, fissandoli con atteggiamento interrogatorio e anche un po’ intimidatorio (ammettiamolo, dai), si domanderà: e io adesso come faccio a lavare i capi tecnici?
Ogni disciplina ha la sua attrezzatura specifica, ma molte delle indicazioni generali sono valide per varie tipologie di capi tecnici, specialmente quelli in ambito outdoor. Se ci pensiamo, per esempio, le magliette per correre, camminare o pedalare, spesso sono formate da materiali simili. Quindi, niente panico!
Vediamo di seguito alcune buone pratiche e consigli per lavare i capi tecnici mantenendone le proprietà ed eliminando odori e macchie tipici degli sport in natura.
La regola fondamentale: saper leggere l’etichetta
Innanzitutto occorre saper leggere l’etichetta di ogni indumento. Può sembrare un’operazione banale, ma è così che possiamo trovare tutte le informazioni che ci servono per non rischiare di rovinare i tessuti.
Possiamo trovare informazioni sul tipo di lavaggio – a mano o in lavatrice –, sulla temperatura, sulla possibilità di stirare o utilizzare l’asciugatrice e molto altro.
Se non sappiamo tutti i significati degli elementi disegnati sull’etichetta possiamo cercarli su internet oppure, se abbiamo un iPhone, scattare una semplice foto ai simboli.
Infatti, con l’aggiornamento iOs 17, potremo avere informazioni su come lavare i capi tecnici (e non) rapidamente. Dopo aver scattato la foto all’etichetta ci basterà toccare l’icona con la “i” che troviamo sulla parte bassa dello schermo. Poi, selezionando “cerca info sulle istruzioni per il lavaggio”, troveremo sullo schermo i significati di tutti i simboli disegnati sull’etichetta.
Se seguiamo le istruzioni del produttore, siamo già a un ottimo punto per lavare i capi tecnici al meglio.
Attenzione alla temperatura
Anche se non si direbbe, i capi tecnici sono delicati. I tessuti utilizzati sono studiati, oltre che per donarci il massimo del comfort, anche per resistere ad abrasioni o graffi. Questo, però, non significa che siano da considerare dei capi resistenti anche in fase di lavaggio. Per preservare al meglio le caratteristiche delle fibre utilizzate, gli indumenti sportivi vanno sempre lavati a basse temperature (30 gradi generalmente), come i capi delicati più “evidenti” quale, ad esempio, la lana.
Lavare i capi tecnici in lavatrice
L’abbigliamento usato per le nostre attività sportive può, generalmente (ricordiamo che la regola specifica è sempre riportata sull’etichetta), essere lavato sia a mano sia in lavatrice. Se abbiamo deciso di lavare i capi tecnici in lavatrice, è bene chiudere tutte le cerniere e non usare mai l’ammorbidente. Questo andrebbe ad inibire la traspirazione dei tessuti, fino a rovinarli irrimediabilmente.
Inoltre, per i lavaggi in lavatrice, è sempre bene usare il detersivo liquido perché a basse temperature risulta più efficace di quello in polvere. È, anche, opportuno non eccedere mai le dosi consigliate sulla confezione, se mettiamo il detersivo in quantità troppo abbondanti il risciacquo potrebbe non essere efficace. Come conseguenza potremmo trovare delle macchie sui nostri capi, una volta asciugati, oppure si potrebbero rovinare i tessuti.
Sul mercato esistono numerosi detersivi studiati appositamente per i tessuti tecnici. Personalmente mi trovo molto bene con la linea SportsWear di Nuncas che riesce a riportare puliti e profumati anche gli indumenti più “vissuti”.
In alternativa, trovo abbastanza efficace anche posizionare un pezzetino di sapone solido (lo stesso di cui parleremo tra poco per i lavaggi a mano) nel vano della lavatrice.
Infine, se non ci sono indicazioni contrarie sull’etichetta, possiamo usare la centrifuga (meglio se tra i 700 e i 1000 giri). Questa aiuta a liberare i capi dall’acqua in eccesso e consente un’asciugatura ancora più rapida.
Lavare i capi tecnici a mano
Se abbiamo deciso di lavare i capi tecnici a mano, possiamo usare sia il sapone liquido, sia la saponetta (per il sapone in polvere vale lo stesso discorso di cui sopra).
Personalmente evito il sapone di Marsiglia perché tende, dopo qualche lavaggio, a usurare le fibre tecniche. Mi trovo molto bene con il sapone ecologico all’olio di cocco di Alga. Ne basta una piccola quantità per creare molta schiuma ed è efficace sia per rimuovere gli odori, sia lo sporco (anche il “grasso” della catena della bici! a proposito, abbiamo parlato di come prendercene cura qui). Inoltre, essendo biologico, posso usarlo in natura senza timore di danneggiare flora e fauna.
Lavare i capi tecnici in ambienti naturali quali fiumi o torrenti non è una pratica da utilizzare di frequente. Mi è capitato, però, che fosse indispensabile e se non avessi avuto un sapone ecologico non avrei saputo come risolvere la situazione. Lo stesso sapone, oltretutto, è adatto anche per lavare le stoviglie. Nonostante sia ecologico, è sempre bene non disperderne quantità rilevanti in natura.
Infine, dopo aver risciacquato abbondantemente, possiamo strizzare i nostri capi con cautela, ma senza troppo timore.
La fase di asciugatura
Dopo aver seguito la procedura per lavare i capi tecnici, ci dobbiamo occupare di come farli asciugare. Per loro natura gli indumenti che utilizziamo per le attività sportive (soprattutto quelle outdoor), si asciugano molto velocemente.
In generale, non è indicato adoperare l’asciugatrice o appoggiarli su fonti dirette di calore (quali i termosifoni o in pieno sole estivo) o troppo vicini ad esse. Ancora una volta, le fibre dei nostri indumenti sportivi potrebbero danneggiarsi se esposti a temperature troppo alte.
Potremo, quindi, stendere i nostri capi all’aria aperta o in una zona della casa dove si crea corrente per un’asciugatura ancora più rapida.
La Sportiva Sirius Evo Shell JKT dettaglio cerniera
Lavare capi tecnici impermeabili
Talvolta ci capita di avere necessità di lavare i capi tecnici impermeabili. Essendo gli strati più esterni del nostro abbigliamento sportivo, dovrebbe essere una situazione rara, che si presenta una o due volte a stagione.
Lavare i capi tecnici impermeabili danneggia inevitabilmente le fibre che garantiscono protezione dall’acqua. Per questo motivo, possiamo rimuovere le macchie di sporco strofinando delicatamente sulla zona interessata con una spugnetta.
Nei casi in cui sia indispensabile lavare il guscio, i pantaloni da sci o indumenti simili, possiamo seguire le regole generali esposte in questo articolo con qualche accorgimento ulteriore.
In particolare, trovo abbastanza efficace il Wash&Repeal di Grangers che con la sua formula 2 in 1 sostituisce il detersivo lavando i capi e rivitalizzando le loro proprietà impermeabili.
Se il capo ha cerniere termosaldate, possiamo assicurarci che rimangano impermeabili con un trucchetto tanto antico quanto efficace. Passiamo la cera (si, anche quella delle candele) sulla cerniera e poi la scaldiamo con un vaporizzatore o un ferro da stiro, tenuto alla debita distanza.
Per l’asciugatura occorre leggere attentamente l’etichetta. La maggior parte dei capi tecnici impermeabili deve essere stesa all’aria aperta, ma in alcuni casi può essere utilizzata l’asciugatrice.
In particolare, con il Wash&Repeal se è consentito l’uso dell’asciugatrice, l’indumento ne beneficia perché le alte temperature attivano meglio i componenti che rivitalizzano le proprietà impermeabili. Se non è consentito l’uso dell’asciugatrice o se ci sono cuciture termosaldate, possiamo sempre stendere il capo all’aria aperta e passare un vaporizzatore per ottenere lo stesso effetto.
Conclusioni
Lavare i capi tecnici e tornare ad averli puliti e profumati è possibile. Occorre seguire alcune buone pratiche per scongiurarne l’usura prematura. Inizialmente le accortezze ci possono sembrare numerose e complicate, ma dopo qualche lavaggio sarà diventata abitudine!