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Estate: è tempo di alte vie e cammini

Quali sono i percorsi più belli e famosi in Europa, dal Cammino di Santiago al Tour du Mont Blanc

Cecilia Mariani Scritto il
da Cecilia Mariani

Negli ultimi anni, il numero di persone che ha scelto di percorrere un’alta via o un itinerario a lunga percorrenza, e vivere così una vacanza zaino in spalla, è decisamente aumentato. Spinti da uno spirito di avventura, o semplicemente dalla voglia di una vacanza più lenta e diversa dal solito, i camminatori di tutto il mondo si sono ritrovati a percorrere gli itinerari più conosciuti, siano essi cammini o trekking di più giorni in montagna. È una moda passeggera, conseguenza della pandemia, o una tendenza destinata a durare? Chissà. Nel frattempo diamo un’occhiata ai percorsi più belli e più famosi in Europa.

Bivacco
Bivacco in riva al lago durante un trekking di più giorni sulle Alpi

Cammino di Santiago

Cominciamo da quello che è forse il cammino più famoso di tutti: il Cammino di Santiago. Il Cammino non è uno solo, ma sono invece una serie di percorsi che attraversano la Spagna, partendo da diversi punti della penisola e diretti verso un’unica destinazione: la tomba dell’apostolo Giacomo a Santiago de Compostela. Ovviamente iniziato come pellegrinaggio religioso durante il medioevo, al giorno d’oggi le vie per Santiago sono percorse per i motivi più disparati, da quelli sportivi a quelli spirituali, e così via.

L’itinerario principale, e anche quello più frequentato, è il Camino Francés. Parte in Francia, a St. Jean Pied de Port, per poi attraversare i Pirenei e dirigersi verso Pamplona, Burgos, León e infine Santiago, attraversando la penisola da est a ovest e visitando i paesaggi più diversi. Questo percorso è lungo 810 chilometri, percorribili in media in 30/35 giorni. Per i più temerari c’è la possibilità di aggiungere tre o quattro giorni alla fine, lasciarsi Santiago alle spalle e proseguire verso Muxia o Finisterre, due villaggi affacciati sull’Oceano Atlantico ed entrambi punto di arrivo per molti pellegrini. Il percorso non è particolarmente impegnativo per i più allenati, e la difficoltà principale sta proprio nella lunghezza dell’itinerario e nel saper affrontare 30 giorni di cammino senza sosta.

Per quanto riguarda la logistica, la strada è sempre ben segnata e lungo il percorso sono presenti strutture ricettive che offrono alloggio per i pellegrini a poco prezzo, permettendo di tenere i costi bassi e trovare un letto comodo alla fine di ogni giornata. Un ottimo punto di partenza, quindi, per chi vuole intraprendere per la prima volta un’esperienza di questo tipo.

Segnavia lungo il Cammino di Santiago

Tour du Mont Blanc

Trasferiamoci ora sulle Alpi, per parlare di quella che invece è forse l’alta via più famosa delle nostre montagne: il Tour del Monte Bianco. Lungo 170 chilometri e con più di 10’000 metri di dislivello positivo, il TMB forma un anello intorno alla montagna più alta d’Europa, passando per Francia, Italia e Svizzera. Il percorso non raggiunge mai altitudini particolarmente elevate e non presenta particolari difficoltà tecniche. Certo, però, per affrontare un tale dislivello serve essere allenati!

Essendo un percorso ad anello, si può partire da una qualsiasi delle località attraversate dal TMB. La maggior parte dei camminatori sceglie Chamonix o Courmayeur, per comodità, per poi tornare al punto di partenza a fine percorso. Come accennato, il TMB non presenta particolari difficoltà tecniche, ma si tratta pur sempre di camminare su sentieri di montagna, a tratti ripidi ed esposti, ed è quindi raccomandata la giusta preparazione. Per coloro che invece preferiscono affidarsi alle mani esperte di un professionista della montagna, esistono moltissime agenzie che organizzano trekking guidati con guide alpine o accompagnatori di media montagna, rendendo così più semplice l’organizzazione del viaggio e garantendo la presenza di un professionista lungo tutto il percorso. Per quanto riguarda le tappe, possono essere organizzate a seconda delle capacità delle singole persone, adeguandole alla propria preparazione e aggiungendo giorni di riposo se necessario. Il percorso passa infatti per vari rifugi di montagna e centri abitati, che offrono diverse possibilità di pernottamento.

Inutile dire che il TMB attraversa ambienti spettacolari, sempre al cospetto del re delle Alpi che, se il tempo lo permette, può essere ammirato in tutta la sua bellezza.

Lungo il tratto italiano del Tour del Monte Bianco

Alta Via 1 delle Dolomiti

Rimaniamo sulle Alpi ma ci spostiamo verso est, nel regno del calcare. Le Dolomiti lasciano tutti a bocca aperta, ed esplorarle a passo lento è un’esperienza davvero unica. Ci sono circa dieci alte vie che attraversano zone diverse delle Dolomiti, ma la più famosa è sicuramente l’Alta Via 1, che va dal famosissimo Lago di Braies fino alla città di Belluno.

A differenza del Tour del Monte Bianco, l’Alta Via 1 non passa per nessun centro abitato, e l’escursionista dovrà quindi affidarsi ai rifugi di montagna per quanto riguarda i pasti e il pernottamento. Pur non presentando particolari difficoltà tecniche, non è assolutamente un percorso da sottovalutare. I dislivelli e le distanze percorse in un giorno possono diventare importanti, e non mancano i passaggi esposti, dove la preparazione e l’attenzione non devono mancare.

L’Alta Via 1 offre 125 chilometri e più di 7000 metri di dislivello al cospetto delle cime più belle e iconiche di tutte le Dolomiti, teatro della nostra storia, dalla prima guerra mondiale alle imprese alpinistiche del dopoguerra.

Le inconfondibili pareti di calcare delle Dolomiti

West Highland Way

Spostiamoci ora verso nord, fra le terre selvagge delle Highlands scozzesi. La West Highland Way è un trekking di circa 150 chilometri che parte da Glasgow per arrivare a Fort William, la capitate dell’outdoor d’oltremanica. Pur non essendoci montagne particolarmente alte, la Scozia è famosa per la sua natura selvaggia e remota, e soprattutto per il tempo assolutamente imprevedibile. Chi decide di intraprendere questo trekking dev’essere quindi preparato per le più svariate condizioni, e deve aspettarsi una buona dose di pioggia.

Il trekking in sé non richiede particolare preparazione tecnica ed è molto ben segnalato, ma le distanze da coprire sono lunghe, arrivando anche a 35 km in un giorno. L’itinerario passa attraverso vari centri abitati, dov’è possibile dormire in hotel o bed&breakfast. Un’altra opzione è dormire in tenda, in campeggio oppure facendo “wild camping”, pratica consentita in Scozia e che permette di piantare la tenda in qualsiasi luogo. Se si opta per questa opzione è bene però usare il buon senso, piantare la tenda lontano dal sentiero e da abitazioni private, fermarsi solo il tempo necessario per dormire e portare via la spazzatura.

Questo percorso è consigliato per chi vuole scoprire la Scozia meno conosciuta, lontano dal caos cittadino. Sicuramente un’ottima introduzione, prima di intraprendere gli altri trekking meno conosciuti e molto più selvaggi che la Scozia ha da offrire.

Escursionisti sulla West Highland Way

Questi sono solo alcuni esempi di ciò che l’Europa ha da offrire in termini di trekking e percorsi a lunga percorrenza. Sono i percorsi più famosi e frequentati, ma esiste una fittissima rete di sentieri che attraversa ogni paese, ed è tutta da scoprire.


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