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I motivi per cui dovresti iniziare ad arrampicare

L’arrampicata è sicuramente uno dei migliori allenamenti total body che si possano fare; approfondiamo assieme i suoi benefici

Andrè de Biasi Scritto il
da Andrè De Biasi

Non si può definire con certezza la data precisa d’inizio della storia dell’arrampicata ma si può affermare che, fin dai primi periodi della civilizzazione, l’uomo abbia iniziato a scalare le vette per motivi di necessità e non per piacere come facciamo noi ora. L’arrampicata sportiva ha una storia piuttosto recente nonostante affondi le sue radici nell’alpinismo, pratica esistente fin dal medioevo; infatti è solo dal XX secolo che è stata riconosciuta come disciplina indipendente.

Benefici

Sia che si scali all’aria aperta o in palestre indoor, l’arrampicata è sicuramente uno dei migliori allenamenti total body che si possano fare. È uno sport che combina la resistenza con il cardio, riduce lo stress, migliora l’equilibrio e la respirazione, e ti da un’esagerata dose di adrenalina.

Forza e resistenza

È una disciplina che lavora molto sulla tonicità del corpo dove la maggior parte dei movimenti sono sforzi isometrici che consistono nel tenere ferma una posizione. La forza è uno degli elementi essenziali in tutti i tipi di arrampicata che sia lead, bouldering o speed. Sviluppare questa caratteristica significa aumentare la propria capacità di tenuta, e per i climber risiede principalmente nelle dita ma anche in muscoli più grossi come braccia e dorso. Quelli dell’avambraccio invece determinano la resistenza, che gioca un ruolo fondamentale se si vuole arrivare al top.

 

Equilibrio e resistenza

Coordinazione ed equilibrio

Uno dei segreti dei climbers è la coordinazione infatti per arrampicare è necessario muoversi in modo armonico, fluido e coordinato. Nel mondo verticale ogni spostamento richiede una grossa dose di energia per essere eseguito, e lo scalatore deve riuscire ad ottimizzare al meglio quel consumo. Con il tempo la tecnica si affinerà e si acquisterà sempre più padronanza del proprio equilibrio.

Psicologia e motivazione

Questo sport, come tutti gli altri, la testa fa il 90% del lavoro, ti obbliga a fare i conti con svariate paure: di cadere, del vuoto, la corda che si rompe, l’assicuratore distratto, la catena che non tiene e fare brutta figura con i presenti. Tutto ciò influisce sulla nostra autostima e prestazione.

Arrampicare con ansia e paura è un freno, si deve sempre cercare di portare il proprio corpo al di fuori della comfort zone così da imparare a domare gli istinti primordiali. Ben presto ci renderemo conto di quanta energia sprechiamo a causa delle nostre paure, è necessario quindi porsi degli obiettivi.

Man mano che questi verranno raggiunti si guadagnerà fiducia in se stessi e si capirà che con il giusto metodo ci si può spingere sempre più in alto di quello che si riteneva il proprio limite, creando così un circolo vizioso. 

 

Fiducia nella corda

 

L’ ambiente dei climber è una specie di “giardino zen” ed in qualche modo si entra in uno stato emotivo del tutto rilassato. Ci si concentra solo su una cosa e con calma, metodica e determinazione si dimenticano i problemi di tutti i giorni. È per questo che la scalata è considerata un ottimo modo per combattere lo stress. 

Natura e socialità 

Oggigiorno stanno spuntando palestre indoor un po’ dappertutto ma la “vera” scalata si fa sulla roccia. Cosa c’è di meglio che stare all’aria aperta nelle belle giornate estive, quando piove oppure in inverno? Ebbene sì, se si scelgono le giuste esposizioni delle falesie, orari e tipologia di parete si può scalare all’aperto tutto l’anno. 

 

Avvicinamento in falesia in inverno

 

Pensiamo alle belle giornate su qualche via multipitch, che magari richiedono un lungo avvicinamento, dove ci si perde in mezzo alla maestosità delle nostre amate montagne e si riesce a percepire l’energia trasmessa da esse, sentendoci minuscoli in confronto a tutto questo. Oppure alle spensierate uscite in falesia o in boulder nascosti in mezzo ai boschi, in totale tranquillità ci si rende subito conto di essere liberi da tutto. 

Ai giorni nostri, con la vita frenetica che conduciamo, ci stiamo dimenticando di fermarci ad assaporare ciò che ci circonda. L’arrampicata aiuta a dedicare del tempo a se stessi, si entra in una sorta di meditazione attiva dove si minimizza l’essenza del tutto. Siamo solo noi e la roccia. Si può quasi pensare che arrampicare sia il filo conduttore tra noi e la natura, ed in qualche modo ci sentiamo parte di tutto questo in perfetta armonia. 

Sebbene sia uno sport individuale raramente ci si sente soli, che si scali indoor, in falesia o boulder troveremo sempre qualcuno con cui condividere la miglior metodologia per salire un passaggio oppure il miglior posto per scalare il prossimo weekend.

È proprio scalando in falesie lontane da case che ci rende conto che questo sport unisce le persone. Nonostante si incontrino degli sconosciuti si fa subito amicizia, tra un consiglio e una birra si crea immediatamente un rapporto d’intesa dettato dal fatto che si ha questa forte passione comune.

Inoltre cercando nuovi spot per scalare si scoprono un’infinità di luoghi che altrimenti non si sarebbero mai presi in considerazione. Infine non importa che i climbers che si incontrano in falesia siano adolescenti, amici d’infanzia, coetanei o anziani, l’importante è scalare in compagnia!

 


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