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Il Sentiero Italia raccontato dai ragazzi di Và Sentiero

Un gruppo di amici e tanta voglia di raccontare le bellezze del nostro paese, prossima partenza: 29 marzo 2020

Letizia Scritto il
da Letizia Ortalli

L’Italia è un paese meraviglioso, fatto di catene montuose, laghi, pianure, fiumi e mari che la circondano, la ricchezza della sua biodiversità è tra le prime in Europa; ma sapete che tutto ciò è percorribile in un unico sentiero?

Sentiero Italia è un percorso che congiunge da nord a sud il nostro bel paese, quasi 7000km, che dal Friuli, passa per le Alpi, gli Appennini, attraversa la Sicilia per poi concludersi in Sardegna; consacrato dalla CNN, come “Il più grande tra i grandi cammini.

Nato nel 1983 da un visionario gruppo di giornalisti e scrittori appassionati di montagna, viene per la prima volta tracciato e percorso nel 1995, e successivamente nel 1999, grazie anche al supporto del CAI, ma poi dimenticato per i successivi 20 anni..

Ed è proprio a questa storia che si intreccia il nostro incontro con i ragazzi di Và Sentiero, un’associazione di tre amici, Yuri Basilicò, Sara Furlanetto e Giacomo Riccobono, che vuole raccontare le bellezze del nostro paese, attraversandolo tutto, a piedi, ripercorrendo quel famoso tracciato che nel ’95 aveva fatto sognare una generazione.

Ne abbiamo approfittato per fare quattro chiacchiere con Yuri Basilicò, ideatore del progetto:

Come nasce l’idea di percorrere il Sentiero Italia e Và Sentiero?

“Tutto nacque nel 2016, stavo percorrendo il GR20 in Corsica e perso ad un passaggio, mi ritrovai con altri ragazzi norvegesi nelle mie stesse condizioni. Presa in mano la cartina, e con il vicendevole supporto, ritrovammo la strada giusta e arrivati a sera, uno di loro, mi chiese se avevo informazioni sul Sentiero Italia. Non avevo assolutamente idea di cosa stesse parlando, ma l’idea aveva iniziato a ronzarmi nella mente e non appena rientrato a casa, iniziai la mia ricerca.

Al tempo non c’erano molte informazioni a riguardo, ma ciò che più mi colpì, fu trovare un articolo della CNN che lo definiva come uno dei più grandi percorsi del mondo. Vista la scarsità di informazioni e la mia curiosità a riguardo presi subito carta e penna per abbozzare un piccolo progetto con l’idea di percorrerlo per poterlo far conoscere a più persone possibili.

Decisi di condividere la mia iniziativa con Sara e Giacomo, perfetti compagni di avventura, e con loro, a febbraio del 2017, nacque Và Sentiero. L’idea iniziale era quella di partire il maggio successivo, ma presto ci accorgemmo che tre mesi non sarebbero mai stati abbastanza per coprire la mole di lavoro programmata, per questo decidemmo di lasciare i nostri lavori e dedicarci al 100%.

Và Sentiero iniziava a pian piano a prendere forma, ma per poter vivere un anno intero in cammino avremmo dovuto trovare degli sponsor che ci sostenessero per iniziare il nostro progetto. Montura, è stato il primo marchio che ha voluto dare fiducia al nostro lavoro, ci è sembrato un sogno, e questo supporto è stato molto prezioso, tanto da aprirci la strada verso altri brand.

La ricerca degli sponsor, la pianificazione e progettazione degli itinerari, hanno richiesto più tempo del previsto e visto che il 2019 sarebbe stato l’anno del Turismo Lento, ed il CAI iniziava a prendere in mano il progetto Sentiero Italia aggiornandone e ripristinandone il tracciato, alla fine decidemmo di partire il 1 maggio 2019 da Muggia sul Golfo di Trieste.”

Cos’è Và Sentiero?

“Và Sentiero è un progetto/spedizione lungo il Sentiero Italia per percorrere i suoi quasi 7000km a piedi, e 368 tappe, per motivi di praticità abbiamo deciso di dividere il percorso in due sessioni di 6/7 mesi (primavera-estate) su due anni.

Ci piace raccontare Và Sentiero come un progetto con una doppia finalità: una pratica dove ci occupiamo di documentare il sentiero e le terre alte che questo attraversa, attraverso lo story telling e la diffusione sui social della nostra esperienza. Di questo fa anche parte una puntuale raccolta di dati tecnici, tracce, immagini e video, relative alle specifiche culturali e linguistiche che verranno pubblicate sul nuovo sito, ed utilizzate per la realizzazione di un libro fotografico per dare la possibilità a chi volesse ripercorrerlo in autonomia di avere sufficienti informazioni.

Il secondo scopo è più simbolico, vorremmo dare un messaggio di bellezza del posto dove viviamo, e cercare di ridare splendore alle nostre montagne cercando di farle rivivere.

La nostra avventura è partita il 1 maggio 2019 da Muggia e abbiamo percorso la prima parte, di quasi 3500km, fino ai Piedi dei Monti Sibillini, conclusasi il 30 novembre 2019.

Abbiamo deciso di fermarci in inverno per evitare la neve che sarebbe stata troppo di intralcio impedendoci di andare a fondo nei nostri racconti. Ma soprattutto per poter riorganizzare il materiale raccolto.

Ora, ci stiamo preparando per la seconda parte del percorso: una marcia di 7 mesi e mezzo che partirà il 29 marzo da Visso, Marche, che si concluderà il 15 novembre a Santa Teresa di Gallura, in Sardegna. 3.500km, 10 regioni e 180 tappe ancora da scoprire.

Per poter rendere possibile il nostro viaggio, è stato ed è fondamentale l’aiuto delle persone, per questo abbiamo lanciato una campagna di crowd funding per finanziare le spese del nostro viaggio, trovate tutte le informazioni QUI.

 

Come vi siete preparati per affrontare questi 12 mesi di cammino?

“Nel nostro team ognuno ha un compito ben preciso, siamo partiti in tre, ma ben presto ci siamo ritrovati in sette. Tra noi  c’è chi si occupa dell’organizzazione delle tappe, dei pernottamenti, della cambusa, di realizzare e raccogliere materiale foto e video e raccogliere informazioni di natura culturale.

La costruzione del percorso è stata quella che ha assorbito la maggior parte del nostro tempo, assieme alla preparazione della cambusa a bordo di Santos, il nostro furgone, fedele supporto dove teniamo i viveri ed il materiale in eccesso durante le tappe.

Fondamentale è stata la collaborazione delle realtà locali, che ci hanno dato preziose informazioni sui percorsi e spessissimo ospitalità. Grazie anche a loro siamo riusciti a creare una comunità di appassionati, che ci seguono sui social ma anche di persona, pensa che nei primi sette mesi hanno camminato con noi oltre 1.500 persone.

Dal punto di vista fisico, siamo tutti buoni camminatori e l’allenamento si è fatto con il tempo, ad ogni modo non vogliamo raccontare di un’impresa agonistica, non siamo in giro di corsa!

Camminiamo 5/6 giorni a settimana e uno lo dedichiamo al lavoro “d’ufficio” per la realizzazione e archiviazione dei contenuti, cosa che poi si fa anche quotidianamente.”

Raggiungendo il Passo Vermolera, a 2732, dopo un’ultima salita molto ripida e scoscesa.

 

Ultima domanda per i lettori di outdoortest: Cosa c’è nello zaino dei ragazzi di Và Sentiero?

“Nel nostro zaino non possono mancare: un sacco a pelo leggero o un sacco letto, vestiti e intimo di cambio, una maglia in lana, un pile pesante, un guscio, la mantella, il kit di pronto soccorso, coltellino, la lampada frontale, crema solare. Talvolta il computer, macchina fotografica, cibo per il pranzo e qualche snack.

Inoltre, è diventato indispensabile per le nostre giornate, un dispositivo ultrasuoni repellente per le zecche, ne abbiamo trovate moltissime!”

A Cima Presena, 3068m, nel complesso del Ghiacciaio dell’Adamello.

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