Millet Super Trident GTX calzatura alpinismo 2019

1 giugno 2019, Rifugio Brasca in Val Codera, quota 1300 m. Bellissima e spettacolare escursione con un dislivello positivo totale di 1780 metri e 29 chilometri di sviluppo. Dal paese di Novate Mezzola, in Val Chiavenna, abbiamo raggiunto il borgo di Codera addentrandoci poi verso il rifugio Brasca e poi più su verso il colle di passaggio in territorio svizzero, in Val Bregaglia. Ai piedi le scarpe da trekking Millet Super Trident GTX. Si tratta della calzatura ufficiale "da lavoro" della Compagnie des Guides de Chamonix, una delle più blasonate delle Alpi, vale a dire la scarpa da indossare sull'uscio di casa per tenerla fino al limite dei ghiacciai, attraverso sentieri, sterrati, passaggi alpinistici (il modello non è ramponabile e, pertanto non va utilizzato in presenza di neve e ghiaccio). La Millet Super Trident GTX si presenta con forme molto moderne, affusolate, con volumi esterni filanti e dal look "tecnico". La scarpa è leggera, nonostante disponga di tutte le dotazioni di protezione e sicurezza necessarie per l'attività di alto livello per la quale è stata disegnata. Colpisce al primo istante la zona del collare (dal profilo molto ribassato), attorno ai malleoli, molto imbottita a dimostrazione della volontà del costruttore di voler prevenire gli impatti più pericolosi per l'articolazione della caviglia, con rocce, sassi, radici, evenienza non infrequente nell'attività giornaliera di una Guida. Posteriormente troviamo una netta svasatura a contenimento del tendine d'Achille, sopra la quale è stata aggiunta una ghetta in tessuto elastico, di dimensioni contenute, con lo scopo di fare da barriera a terriccio, acqua, detriti in genere e prevenirne l'accesso all'interno della calzatura. L'altra area di estremo interesse di questa Millet Super Trident GTX è senza dubbio il sistema di allacciatura abbinato alla linguetta anteriore. Si tratta di un sistema a lacci tradizionale che prosegue in punta in modo evidente (anche se non così avanzato come in un modello da arrampicata), con stringa in tessuto resistente e ruvido di piccolo diametro, fori passa-laccio ricavati direttamente nella pelle della tomaia e protetti da anelli in alluminio. Il segreto però è costituito da due coppie di asole passa-laccio in tessuto (la prima sulla tomaia all'avampiede, la seconda al collo del piede sulla linguetta), con lo scopo di frenare lo scorrimento del laccio e memorizzare così la trazione effettuata, consentendo di personalizzare la pressione in base al proprio gradimento. La linguetta anteriore, molto ampia superiormente, è fissata alla tomaia con due soffietti in tessuto di piccole dimensioni che, una volta richiusi, non costituiscono spessore avvertibile sul piede e contribuiscono a stabilizzare la linguetta stessa che anche dopo diverse ore di camino non ha mostrato segni di spostamento. L'allacciatura si completa con una doppia coppia di ganci in alluminio (non auto-bloccanti) superiori. Abbiamo volutamente utilizzato l'asola singola per la chiusura (non il doppio nodo), per verificarne la tenuta: dopo 9 ore di cammino intensivo non abbiamo mai dovuto intervenire per richiudere o serrare l'allacciatura, segno che il tessuto del laccio tiene a dovere anche sotto stress. Accedere con il piede alla Millet Super Trident GTX è molto facile, grazie alla buona apertura complessiva della parte superiore della tomaia (collare + linguetta); all'interno troviamo volumi generosi, avvolgenti ma senza pressione. Si fa notare che il modello testato è di misura 27 cm, con un piede di 26,6 cm. +  una calza tecnica di 2 mm. di spessore per un totale complessivo di 27 cm. (lunghezza totale del piede con calza); normalmente, in queste condizioni, il suggerimento è quello di scegliere almeno un mezzo numero in più (per un'aggiunta di comfort quando il piede affaticato si gonfia), ma nel caso della Millet Super Trident GTX non si è avvertita questa necessità, segno che la calzata del modello è di qualche millimetri più abbondante. La tomaia in crosta di pelle (il secondo strato della pelle, una volta tagliata in conceria e separata dal "fiore", il primo strato), scamosciata e resistente, è molto duttile, malleabile al tatto. Se ne ha la conferma quando, lavorando sull'allacciatura, si ottiene un'aderenza modulata sulle diverse parti del piede. In pratica la tomaia assume la forma del piede stesso, avvolgendolo. La rullata della Millet Super Trident GTX, frutto della combinazione tomaia/compound suola Vibram Mulaz (con lieve tacco posteriore e innalzamento anteriore) si dimostra ottimale in pressoché tutte le situazioni, soprattutto quelle dove il terreno è più difficile e insidioso. Su terreno particolarmente regolare e facile (strade forestali molte ben tenute) il modello presenta qualche spigolosità nel passo che, alla lunga, la rende meno adatta per le semplici "passeggiate" o per i cammini lunghi e regolari (come la maggior parte del Camino de Santiago, ad es.). La prestazione in salita della Millet Super Trident GTX è molto dinamica, si appoggia facilmente l'avampiede per una sensazione di trazione/spinta molto affidabile; nel caso di salita ripida su roccia è stato molto apprezzato l'ìntervento ad alto grip della climbing zone in punta che, associato al giusto grado di rigidità dell'intersuola, ha garantito tenuta e stabilità. Abbiamo voluto verificare attentamente le prestazioni del modello in fatto di ammortizzazione degli impatti in discesa, soprattutto a livello del tallone. La Millet Super Trident GTX non presenta un sistema suola molto corposo a prima vista, ma alla prova sul campo la risposta è stata molto soddisfacente: in particolare il Cushion Pad al tallone (inserto in EVA bi-componente) ha dato prova di saper assorbire efficacemente i colpi su terreno particolarmente duro (pietre) anche quando, a fine gita, la precisione dei passi e la capacità di ammortizzazione muscolare sono andati scemando. Sul piano della comportamento termico del modello, premettendo che si tratta di un "3 stagioni" (inverno escluso) equipaggiato con membrana Gore-Tex, abbiamo apprezzato la sua capacità di dispersione del calore e dell'umidità in una giornata calda a quote basse (da 300 a 1000 metri), e normalmente estiva a quote medie (da 1000 a 1500 metri).