Lo sci di fondo nacque per necessità dei popoli nordici e asiatici per procurarsi il cibo durante i lunghi inverni, oggi è diventato uno sport, riconosciuto come uno fra i più completi che si possano praticare in montagna. Dalla prima gara nota, disputata nel 1843 in Norvegia, lo sci di fondo conta ad oggi, innumerevoli specialità: dal Granfondo allo Skiathlon fino al Tour de ski! Scopri insieme a noi le 8 specialità dello sci di fondo più 4 discipline che rendono unico questo sport.
Partenza a cronometro
E’ la gara storica dello sci di fondo, dove gli atleti partono a distanza regolare tra i 20 e i 30 secondi uno dall’altro. Il percorso può essere lungo 10, 15, 30 o 50 km per gli uomini e 5, 10, 15, 30 km per le donne. La gara può essere in tecnica classica o tecnica libera (pattinato).
Partenza in linea
Formula di partenza spettacolare, che rende la gara entusiasmante. Gli atleti disposti in griglia di partenza in base all’ordine di merito gareggiano per tagliare per primi il traguardo. Stesse lunghezze che per la cronometro ma con la possibilità di sostituire gli sci durante la gara, per avere sci sempre al massimo delle prestazioni. Questo dà un ulteriore spinta alla spettacolarità aumentando le possibili dinamiche e strategie.
Gimkana
Specialità giovanile dove oltre alla forza fisica serve agilità. Questa specialità vi sarà utile per far divertire i vostri bambini e ragazzi, e avvicinarli a questo sport; una serie di curve fra pali, passaggi sotto archi e piccoli salti faranno prendere confidenza e destrezza con gli sci.
Granfondo
La prima gara in questa specialità risale al 1884 su una distanza di 200 km! La partenza è in linea e ad oggi, il chilometraggio per rientrare in questa specialità deve essere superiore a 40 km. Le gare possono essere sia in tecnica classica che pattinata, in Italia la Sgambeda a Livigno è una fra le più ambite.
Skiathlon
Specialità conosciuta anche con il nome di Duathlon o Double Pursuit (in memoria di una disciplina similare oggi abbandonata). La specialità consiste in un’unica gara dove la prima metà è in tecnica classica e la seconda metà in tecnica libera. E’ previsto il cambio del materiale, sci e bastoncini, mentre gli scarponi possono essere ibridi e quindi utilizzabili in entrambe le tecniche.
Sprint
Specialità davvero spettacolare, con un percorso di appena 1-1,5 km, dove gli atleti si sfidano prima a cronometro e successivamente a batterie di sei sciatori, per aggiudicarsi la finale. La sfida diretta tra atleti rende la gara entusiasmante, complice anche la rapidità e la forza esplosiva che devono applicare per vincere in un percorso così breve.
Staffetta
In questa specialità di sci di fondo abbiamo due modalità: la staffetta tradizionale e la staffetta sprint. Quella tradizionale prevede 4 staffettisti, mentre la modalità sprint ne prevede solamente 2 che dovranno darsi il cambio per 4 giri ciascuno. Le prime due frazioni sono disputate in tecnica classica, mentre le restanti in tecnica libera. Questa specialità ha fatto e fa tutt’ora discutere in vista delle Olimpiadi, in quanto è possibile la partecipazione mista degli atleti; in particolare il comitato sta valutando se inserire la staffetta mista come unica tipologia per questa specialità.
Tour de ski
Formula presa in prestito dal ciclismo su strada; gli atleti gareggiano a tappe molto ravvicinate sommando i tempi di ciascuna. I tempi delle gare sprint non vengono conteggiati, ma servono per migliorare i piazzamenti. Solitamente questa specialità dello sci di fondo si gareggia tra dicembre e gennaio, la prima edizione nel 2006/2007 è stata di 8 tappe in 10 giorni. La tappa finale è assolutamente entusiasmante: gli atleti partono uno dopo l’altro, separati soltanto dal tempo di distacco fra ognuno, e affrontano la ripida salita della pista di sci alpino del Monte Cermis, il primo che arriva in cima è il vincitore assoluto del tour de ski.
Oltre al fondo…
Esistono poi discipline dove si alterna allo sci di fondo una disciplina a sè stante: biathlon, combinata nordica e sci orientamento.
Biathlon
Una disciplina molto amata dal pubblico tanto da avere una coppa del mondo tutta sua. In questa disciplina olimpica sci di fondo e tiro al bersaglio si fondono per dare spettacolo; troviamo molte delle specialità del fondo classico a scandire le gare con l’inserimento di regole per il tiro al bersaglio.
La gara, in generale, consiste in un percorso da fare in tecnica libera lungo il quale si trova un poligono di tiro. Gli atleti devono colpire 5 bersagli a 50 metri e per ogni errore si ha una fra queste due penalità:
- più 150 m/errore
- più 1 minuto/errore sul tempo finale
Il fucile utilizzato è un calibro 22 e il diametro del bersaglio è di 11,5 cm per il tiro da in piedi e 4,5 cm per il tiro da sdraiato. La differenza di diametri è dovuta al fatto che, come si può intuire, sparare da sdraiati diminuisce la difficoltà limitando l’oscillazione del fucile.
Ski-arc
La tecnica utilizzata in questa specialità è sempre pattinato, al posto del fucile abbiamo un arco e il tutto si chiude in una sola tappa lungo la quale c’è un poligono con paglioni. Una divertente alternativa al biathlon che potrebbe risultare interessante anche per i più giovani.
Combinata nordica
Storica disciplina olimpica dove si combina appunto sci di fondo e salto con gli sci durante la stessa gara. Gli atleti si cimentano prima con il salto, che sarà determinante per l’ordine di partenza nella prova di sci di fondo.
Sci orientamento
In realtà fa parte della disciplina sportiva dell’orienteering, ma utilizzando tecniche e attrezzature dello sci di fondo, possiamo raggrupparlo nella grande famiglia degli sport derivati dallo sci nordico. In questa divertente e nello stesso tempo impegnativa disciplina gli atleti dovranno cercare lungo un percorso predefinito le così dette “lanterne”, punti inseriti nella cartina topografica da trovare esclusivamente con l’aiuto della bussola, vince chi trova tutte le lanterne e termina il percorso nel minor tempo. Questo sport è molto apprezzato sia dagli adulti che dai bambini e ragazzi, proprio per l’aspetto “avventuroso” dato dal districarsi con mappa e bussola. Inoltre, è molto consigliato per prendere dimestichezza con l’attrezzatura da fondo in quanto i percorsi sono molto vari con salite e discese fra i boschi. Infine, imparare a leggere correttamente una cartina e affinare l’orientamento è sempre utile per chi ama muoversi all’aria aperta.
Abbiamo scoperto specialità olimpiche storiche e al contrario discipline non sempre così conosciute sul nostro territorio, tutte da provare per appassionarsi alla grande famiglia dello sport su neve più antico di sempre!