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Si può lavare il guscio impermeabile?

Come prendersene cura e farlo durare più a lungo

Cecilia Mariani Scritto il
da Cecilia Mariani

Il guscio è un capo indispensabile per le nostre uscite in montagna, sia in estate che in inverno. È quindi importante prendersene cura, ma come si fa? Alla domanda “hai mai lavato il tuo guscio impermeabile?” spesso la gente risponde di no, sorpresa. Si è diffusa, infatti, la convinzione errata che il guscio non si debba mai lavare, per non rovinarlo, ma non c’è niente di più sbagliato.

Se non viene lavato, lo sporco (terra, polvere, sudore, ecc.) si accumula sul tessuto bloccando i fori di uscita del sudore, compromettendo così la traspirabilità del capo e impedendogli di funzionare come dovrebbe. Inoltre, lavare e reimpermeabilizzare frequentemente un guscio aiuta a riattivare il DWR. Ma di questo parleremo tra un attimo, prima cerchiamo di capire com’è fatto un guscio e come funziona.

Escursionisti camminano sotto la pioggia nelle Highlands scozzesi

Guscio: cos’è e come funziona

La maggior parte dei gusci moderni è formata da una costruzione a strati, che consiste in uno strato impermeabile intermedio racchiuso tra uno strato di tessuto esterno, a contatto con gli elementi, e una copertura interna a contatto con la nostra pelle. Sulla superficie di tutto lo strato esterno viene poi applicato un trattamento chiamato “Durable Water Repellent” o DWR, che permette all’acqua di scivolare dal guscio invece di essere assorbita dal tessuto. Questo, oltre a mantenerci asciutti, permette anche al guscio di traspirare come dovrebbe, evitando che il sudore si blocchi all’interno dandoci quella sgradevole sensazione di bagnato.

Membrana e DWR, quindi, lavorano insieme per far si che il guscio ci tenga all’asciutto anche nelle condizioni più difficili. Ma mentre la membrana interna continuerà a fare il suo lavoro per tutta la vita del capo, il DWR si consuma con l’uso. Quando questo succede, l’acqua, invece di scivolare via dalla superficie, viene assorbita dallo strato più esterno del tessuto, rendendolo bagnato e compromettendone la traspirazione. Intendiamoci, la membrana interna sarà sempre in grado di fermare l’acqua e di tenerci asciutti, ma senza il DWR il capo non sarà comunque in grado di performare come dovrebbe.

È quindi importante riattivare questa patina esterna. Vediamo come fare.

Photo by Greg Rosenke on Unsplash

Step 1 – Prima del lavaggio

Per preparare un capo al lavaggio è sufficiente rimuovere delicatamente lo sporco in eccesso dalla superficie. È importante poi svuotare le tasche e chiudere tutte le cerniere, per aiutare il capo a mantenere la sua forma durante il lavaggio. Come ultima cosa bisogna pulire il cassetto del detergente della lavatrice per eliminare il detergente in eccesso. Questo perché gli additivi presenti in un qualsiasi detergente potrebbero danneggiare la membrana impermeabile e lasciare residui sul capo, compromettendo la performance del DWR. Esistono invece detergenti specifici pensati apposta per proteggere questo tipo di tessuti.

Step 2 – Lavaggio e impermeabilizzazione

Il processo è composto da due fasi, lavaggio e impermeabilizzazione. Come prima cosa bisogna effettuare un primo ciclo di lavaggio per pulire il capo, e per fare questo si può utilizzare un detergente specifico come ad esempio Nikwax Techwash o Granger’s Performance Wash. Se usiamo la lavatrice, è meglio scegliere un programma delicato che non supera i 30° di temperatura, ed è meglio inserire al massimo due o tre capi nel cesto. La seconda fase consiste invece in un secondo ciclo di lavaggio con uno speciale liquido impermeabilizzante, come Nikwax TX. Direct o Granger’s Clothing Repel, che ripristina la patina esterna di DWR. Questo secondo ciclo deve essere effettuato direttamente dopo il lavaggio, senza dover asciugare il capo tra una fase e l’altra.

È possibile ottenere un buon risultato anche lavando e impermeabilizzando i capi a mano, oppure utilizzando uno spray per la seconda fase. Io preferisco comunque utilizzare la lavatrice, perché permette di distribuire la soluzione in modo più omogeneo, ottenendo un risultato migliore. Se il guscio in questione è però imbottito o ha una fodera interna è meglio utilizzare lo spray per la fase dell’impermeabilizzazione. Se lavato in lavatrice, infatti, il liquido andrebbe a impregnare l’imbottitura o la fodera interna, impedendogli così di assorbire il sudore e trasportarlo verso l’esterno come dovrebbe.

Un buon guscio è fondamentale sia in estate che in inverno

Per ottenere un risultato ottimale consiglio di utilizzare la quantità di detergente e impermeabilizzante indicata sulla confezione. È inoltre importante notare che non è necessario impermeabilizzare un capo ogni volta che lo si lava. Il semplice lavaggio aiuterà da solo a riattivare il DWR, senza che ci sia bisogno di riapplicare la patina ogni volta. Io ad esempio lo faccio solo tre o quattro volte all’anno, a seconda di quanto spesso uso il guscio, mentre lo lavo molto più spesso, una volta ogni uno o due mesi.

Step 3 – L’asciugatura

È sicuramente possibile lasciare i capi ad asciugare naturalmente all’aria, ma il mio consiglio è, se possibile, di utilizzare l’asciugatrice. Il calore, infatti, aiuta a riattivare il DWR e a rendere il capo come nuovo (o quasi!). Un breve ciclo a temperatura medio-bassa sarà sufficiente.

Questo semplice processo permetterà al capo di riacquistare tutte le sue proprietà impermeabili e traspiranti, e di performare al meglio durante tutta la sua vita. Si potrà ripetere tutte le volte che sarà necessario, a seconda di quanto e come usiamo un capo.

Inoltre, permetterà al nostro guscio di avere una vita molto più lunga. Potremo usarlo per anni senza doverne comprare di nuovi: un grande risparmio economico per noi e meno materiale da smaltire, con un occhio di riguardo anche per l’ambiente.

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