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Team ESPLORA, 1700 km attraverso il Nepal per scoprire e riscoprirsi

Marco e Davide raccontano il loro progetto e la voglia di andare oltre il solito viaggio

Scritto il
da Luca Tessore

ESPLORA”, può essere tante cose: una parola, una necessità, un sogno…molto semplicemente un gruppo di amici cha amano avventurarsi in giro per il mondo, cercando di cogliere l’essenza di un luogo attraverso le arti visive, siano esse filmati o fotografie. Io ho avuto il piacere di fare una chiacchierata con due membri di questo entusiasmante gruppo Marco e Davide, i quali mi hanno presentato il loro prossimo progetto: un viaggio in bikepacking attraverso il Nepal. All’uscita di quest’intervista i due avventurieri staranno già pedalando e facendo amicizia con la gente del posto, nel frattempo noi scopriamo come tutto è iniziato e quali sono i loro progetti.

Marco e Davide defl team ESPLORA
Marco e Davide del team ESPLORA
Intervista al team Esplora

I ricordi vanno quando tutto ebbe inizio circa 4 anni fa sui Monti Liguri dopo un’avventura in bickepacking.

M. “Dopo una lunga pedalata e numerosi scatti, arrivati a casa ci accorgemmo di avere davvero tanto materiale di qualità essendo tutti creatori di contenuti, ci è nato il desiderio di condividere e raccontare quello che avevamo vissuto. Così è nato il progetto Esplora, che come suggerisce il nome vuole essere un invito ad uscire dalla propria comfort zone per visitare luoghi sempre più lontani dalla civiltà.

Appassionati di outdoor a 360° i membri del gruppo oltre a pedalare si avventurano su roccia per scalare, camminano per chilometri e sbirciano il panorama attraverso qualche via alpinistica non troppo difficile.

M. “I racconti di altri viaggiatori sono di ispirazione per scegliere i nostri itinerari, poi altre volte le mete nascono per caso e da lì costruiamo il viaggio. Non esiste un vero e proprio processo prestabilito per scegliere le nostre avventure, ma lasciamo un po’ che sia la voglia a guidarci; per il momento l’ambiente montano è quello che ci affascina e ci richiama di più.

“Non ci siamo mai spinti così lontano”

Attualmente quella voglia di scoprire nuove culture e luoghi li ha portati in Nepal, dove dovranno percorrere ben 1.700 chilometri e 40.000 metri di dislivello (valori stimati che potranno variare a causa di cambi di programma/imprevisti), il tutto attraversando villaggi e colli in sella alle proprie bici.

M. “Fino ad ora non ci siamo mai spinti così lontano, sia geograficamente, che nella produzione di un contenuto. L’obbiettivo principale è portare a casa bei contenuti per realizzare un docufilm attraverso una nuova tecnica espressiva. Vogliamo entrare in intimità con le persone che abitano questi luoghi per avere anche un’esperienza più autentica.

Marco e Davide in bici
Marco e Davide in bici lungo in località Alpe Mera

L’attrezzatura che si sono portati

Tra le tante attrezzature che si porteranno lungo la strada, c’è anche una vecchia macchina fotografica analogica, quelle con il rullino per intenderci; Marco ci spiega che per lui “un aspetto fondamentale della fotografia analogica risiede nell’essere riflessiva, non hai la possibilità di fare mille scatti e poi scegliere. Ogni foto deve essere studiata e pensata, e probabilmente è anche il modo per catturare immagini in un certo senso più genuine. Inoltre, poter scegliere il rullino come se fosse l’edit di una foto è affascinante”.

Essere esploratori, oltre che reporter fa sì che i bagagli diventino parecchio ingombranti e pesanti (in totale trasporteranno 19,5 kg di attrezzatura e abbigliamento), ma chi come Marco e Davide viaggia in autonomia in sella ad una bici, deve fare i conti con la praticità. Marco e Davide hanno scelto di portarsi dietro due Fujifilm mirrorless entrambe microfonate, oltre ad un registratore esterno Tascam, per la campionatura dei suoni che troveranno lungo il loro cammino.

M. “Abbiamo attivato una collaborazione con Klaus e il collettivo Wanderlust che si occuperanno di produrre la colonna sonora per il docufilm partendo proprio dai suoni che campioneremo in Nepal.

L’elenco continua:

–        Accessori fotografici vari (filtri ND, flash, etc…)

–        Altri due microfoni per le interviste

–        Un piccolo drone superleggero

–        Una GoPro

–        Un Computer

–        Serie infinita di batterie e powerbank

M. “Una delle problematiche principali, quando si fanno viaggi di questo genere, riguarda proprio la possibilità di ricaricare i nostri dispositivi. Se questo vale per ogni nostra avventura fatta in bikepacking, lo è ancora di più per questa nuova esperienza, in quanto non abbiamo mai avuto tutte queste batterie e dispositivi da alimentare in un unico viaggio. Inoltre, le temperature del Nepal metteranno a dura prova le ricariche fatte, saremo costretti a dormire insieme alle batterie e powerbank per evitare di svegliarci e avere tutto scarico.

Team Esplora

Un viaggio in bici ti permette di cogliere molti aspetti che con altri mezzi passerebbero inosservati, questo per chi ama fotografare e filmare, si traduce nella possibilità di portare a casa una grande quantità di contenuti. Il tutto però va gestito e la cosa non sempre è semplice quando il viaggio dura per più settimane.

M. “Ci ritroveremo in un posto incredibile e tutto il giorno e tutti i giorni ci saranno scatti da immortalare. Quando ci ritroveremo in tenda dovremo fare una preselezione e lì ci sarà da ridere.

…e quello che NON si sono portati

M. “Abbiamo lasciato a casa il treppiede, che è tanto indispensabile quanto ingombrante e pesante, quindi abbiamo deciso che improvviseremo in loco per compensare la sua mancanza. Inoltre, mancherà anche lo stabilizzatore per la macchina fotografica, sia per una scelta dettata dal peso, ma anche poi per una scelta stilistica. Riprenderemo tutto a mano libera per avere una visione un po’ più naturale e intima all’interno della scena che si sta riprendendo.

La raccolta fondi per ristrutturare un asilo in Nepal

Quando si viaggia spesso si dimentica che si è ospiti di una nuova terra, che lo scambio è la base per instaurare nuovi rapporti di amicizia, e i ragazzi di Esplora consapevoli di questo aspetto volevano dare un significato che andava oltre al viaggio e, consigliati da Suor Marialuisa, hanno scelto di collaborare con VISPE (Volontari Italiani Solidarietà Paesi Emergenti) una ETS italiana che opera in Nepal da oltre 20 anni.

Davide ci spiega che “si tratta di una raccolta fondi nata con questo principio: andare ad esplorare un luogo e non viverlo soltanto in modo predatorio, ma lasciare qualcosa, sia a livello locale che a livello postumo. Di fatto il documentario e la raccolta fondi sono uno la conseguenza dell’altro.

Team ESPLORA
Team Esplora durante il giro delle tre nazioni

I soldi del ricavato saranno destinati per sostenere la ristrutturazione di un asilo nido gestito da GONESA, una ONG nepalese, che si occupa di formazione scolastica e promozione sociale per le famiglie che vivono negli slum. L’idea è di passare a trovarli e includerli nelle riprese per documentare la realtà nepalese comunicandone le bellezze e gli aspetti socio-culturali, questo è l’aspetto postumo che verrà portato avanti una volta tornati in Italia.

Se volete contribuire alla raccolta fondi di ESPLORA potrete farlo QUI

D. “L’attenzione di questo progetto è molto legata all’output che ne deriverà dal documentario, alla mostra fotografica, fino al libro fotografico, tutti progetti legati al crowdfunding, ma mi chiedo come noi reagiremo a questo viaggio al di là del lavoro di documentazione”.

La mente inizia a viaggiare già da casa e Davide è da giorni che continua a riflettere su come sarà trascorrere 30 giorni in un luogo così lontano dalla sua realtà.

D. “Usciremo completamente dalla nostra comfort zone. Andremo in luoghi dove non avremo idea di come questi funzionino, abituati a pensare il tempo e lo spazio con la mentalità occidentale. Ci sarà un adattamento a trasformare il problema in un’avventura, questo secondo me sarà la chiave per riuscire a vivere un’esperienza in modo sereno.

A quest’avventura si aggiungeranno Giuseppe Papa (Papen) e Luca Maioli che hanno attraversato l’India in bikepacking, partiti il 2 ottobre 2023, a questo punto dovrebbero aver raggiunto il Nepal dal confine ovest, dove incontreranno Marco e Davide arrivati a Bhimdatta il 29 ottobre 2023. Insieme, i quattro viaggiatori faranno ritorno a Katmandu, passando per il Thorong La, il passo più alto del Nepal (5416 m s.l.m.) per poi raggiungere Pokhara, la città dove sarà ristrutturata la scuola.

Un viaggio che ha tutte le prerogative per lasciare il segno, non soltanto ai nostri protagonisti, ma a tutti coloro che avranno il piacere di seguirli al loro rientro.

A presto ragazzi e buon viaggio!


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