Vaude Moab Rain Jacket Men | Giacca impermeabile 2025

Ho testato la nuova versione della Vaude Moab Rain Jacket in diverse attività outdoor e me ne sono innamorato, ha tutte le caratteristiche di un guscio multisport e l'assenza della rinomata membrana impermeabile non si è minimamente fatta sentire. La prima cosa che mi ha colpito della nuova Vaude Moab Rain Jacket è la qualità dei materiali impiegati, già dalla prova negozio questa giacca risulta piacevole al tatto: la texture del tessuto esterno è quasi vellutata, molto confortevole sulla pelle, anche se il versante interno della giacca è di tutt'altra fattezza con una sensazione iniziale di "plastificato" al tatto ma garantisco che si tratta di un falso allarme, una volta indossata, anche a pelle, è davvero molto comoda e piacevole.

La prima destinazione d'uso della Vaude Moab Rain Jacket è l'attività di MTB e infatti molte caratteristiche sono state studiate per renderla ergonomica nell'uso a una mano, per esempio il cordino a strozzo a fondo vita è presente solo a destra e risulta essere facilmente gestibile con una sola mano, anche mentre si pedala, sia per stringere che per allargare il fondo della giacca. Allo stesso modo le cerniere per le aperture a livello ascellare sono gestibili a una mano per regolare il livello di dispersione del calore e dell'umidità in base alle condizioni ambientali e l'intensità dell'attività svolta. Il cappuccio, per evitare l'effetto paracadute, è possibile arrotolarlo e fissarlo a livello del colletto tramite un sistema a velcro.

Il comportamento della Vaude Moab Rain Jacket nell'attività di ciclismo è veramente ottimale - io l'ho provata parecchie volte su strada, gravel e MTB. La zip frontale a tutta altezza della giacca permette la protezione del collo e parte del viso senza risultare troppo invadente o rigida, si tratta di un 2,5 strati ma come accennato prima è un tessuto molto morbido... il che la rende anche facilmente comprimibile oltre che comoda. Durante le uscite con la mia bici da gravel infatti ho riposto la Vaude Moab Rain Jacket nella sacca orizzontale nel telaio e l'ingombro è decisamente minimo rispetto al potenziale di protezione offerto da questa giacca che si presta sia per attività intense e di breve durata sia per le uscite di più giorni. A tal proposito la capacità di asciugatura della Vaude Moab Rain Jacket è veramente rapida, sia dopo i lavaggi in lavatrice sia dopo l'attività in condizioni di pioggia.

A seconda delle preferenze di vestibilità il cappuccio della Vaude Moab Rain Jacket può esser lasciato "libero" come una normale giacca, oppure Vaude ha pensato a un sistema di fissaggio arrotolando il cappuccio su se stesso per poi fissarlo a livello del collo della giacca con un inserto posto nel lato interno con chiusura in velcro... più facile da mostrare in foto che da descrivere. Inizialmente ero scettico ma devo ammettere che è funzionale: questo sistema permette di evitare che il cappuccio svolazzi alle alte velocità senza esser chiuso in una zip e quindi aumentare lo spessore del collo della giacca. Sempre a proposito del cappuccio, questo presenta un sistema di regolazione a velcro sul lato esterno superiore, una visiera semi-rigida e una rete elastica frontale appena sotto alla visiera per garantire una vestibilità il più stabile e personalizzabile possibile: il campo visivo non è assolutamente intaccato grazie alla forma del cappuccio della Vaude Moab Rain Jacket.

Nelle diverse uscite in MTB e Gravel con la Vaude Moab Rain Jacket ho trovato tutte le condizioni meteo possibili: dalla pioggia al sole passando per neve e pioggia ghiacciata con umidità di ogni tipo: il comportamento della Vaude Moab Rain Jacket è sempre stato ottimale. Grazie alle prese d'aria ascellari, regolabili tramite zip con cursore singolo, la Vaude Moab Rain Jacket offre sempre il massimo della protezione, anche durante attività ad alto impegno cardiovascolare con vento, oppure in condizioni di elevata umidità, queste permettono una più efficace traspirazione senza perdere in protezione a livello frontale.

Il livello di traspirabilità e di impermeabilità non è stato comunicato dall'azienda nei classici termini di cm di H2O o vapore disperso nell'unità di tempo. La membrana impiegata da Vaude è la Ceplex Active, realizzata senza utilizzo di PFC, 100% poliuretano con 2,5 strati. Le cuciture interne sono nastrate e la cerniera frontale non presenta una nastratura in silicone ma la tenuta all'acqua è ottima, ho voluto testarne la tenuta mettendo un pezzo di carta assorbente all'interno della giacca per verificare eventuali perdite. Durante ogni attività ho potuto constatare come il livello di impermeabilità e traspirabilità offerti da questo capo siano veramente ottimali, sia per attività meno impegnative sia per attività ad alto impegno cardiovascolare grazie alle aperture ascellari.

Nelle uscite con pioggia ho potuto utilizzare il cappuccio sotto al casco da MTB, la vestibilità del cappuccio è regolabile come accennato prima ma non abbastanza per un casco da enduro... un casco più minimalista da strada invece permette di coprire il casco con il cappuccio stesso.

Ho testato la Vaude Moab Rain Jacket anche in uscite di trail running, trekking e arrampicata: la vestibilità "regular" della giacca offre ottima libertà di movimento anche indossando lo zaino o il gilet da trail. Le tasche sono le due classiche laterali con zip e l'apertura ampia ne permette l'accesso anche con la fascia pelvica dello zaino. Considerando le attività ad alto impegno cardiovascolare ho potuto usare la Vaude Moab Rain Jacket anche in inverno con solo l'intimo tecnico per brevi uscite: le regolazioni dei polsini e del fondo vita permettono di raggiungere un ottimo livello di isolamento dall'aria fredda anche grazie alle cuciture nastrate e al collo alto.