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Come sopravvivere a una notte in tenda

Consigli e trucchi per un’esperienza confortevole

Cecilia Mariani Scritto il
da Cecilia Mariani

Dormire in tenda è divertente e uno dei modi migliori per vivere la montagna. È semplice, offre grande libertà e la possibilità di esplorare la montagna davvero da vicino. Dormire in tenda, però, è visto da molti come qualcosa di scomodo, come un sacrificio invece che come un piacere, ma non deve essere per forza così. Basta imparare qualche trucco del mestiere, avere l’attrezzatura giusta, e dormire in tenda diventerà semplicemente irrinunciabile. Vediamo insieme alcuni consigli per sopravvivere a una notte in tenda e renderla un’esperienza divertente e confortevole.

Notte in tenda
Patagonia in tenda. Ph. Cecilia Mariani

Attrezzatura

Per prima cosa è fondamentale procurarsi l’attrezzatura necessaria per una notte in tenda. Se siamo alle prime armi è possibile noleggiare parte dell’attrezzatura, o magari farsela prestare da qualcuno più esperto di noi, in modo da poterla “testare” e decidere quale ci piace di più prima di acquistarla. Ho parlato dell’attrezzatura necessaria per una notte in tenda in modo più dettagliato in questo articolo, ma questo è lo stretto necessario di cui avremo bisogno:

Per quanto riguarda l’abbigliamento, quello che porteremo dipenderà dai giorni di trekking che affronteremo. Lo stesso vale per il cibo, meglio se programmato prima della partenza in modo da portare il necessario e non di più. Ma passiamo adesso ai consigli per un’esperienza confortevole.

Sea To Summit Ether Light XT Insulated
Il materassino ci isola dal terreno. Sea To Summit Ether Light XT Insulated

Trucchi per sopravvivere in tenda

Ci sono vari trucchi che ho imparato con gli anni di esperienza che mi permettono non solo di sopravvivere in tenda ma addirittura di dormire sempre bene e reputarla un’esperienza confortevole. Ne elencherò alcuni qui di seguito.

Piantare la tenda

Per prima cosa, è importante saper piantare la tenda nel modo corretto, magari facendo pratica prima di partire. La scelta del luogo in cui piantarla è altrettanto importante e deve essere il più piano possibile e riparato. Oltre che picchettare gli angoli della tenda consiglio di utilizzare sempre anche i tiranti, per permettere alla tenda stessa di essere ben aperta, utile soprattutto in caso di vento e per evitare che neve e pioggia si accumulino sul tetto e per far si che la tenda sia ben ancorata al suolo.

Se decidiamo di “campeggiare” fuori dalle aree attrezzate, oltre che saper piantare la tenda è poi indispensabile sapere dove la possiamo piantare. In Italia non c’è una legge nazionale che dice dove è consentito o meno il campeggio libero, o bivacco, ed è bene informarsi sulle regole della zona specifica che visiteremo. Alcune informazioni possono essere trovate qui.

Notte in tenda
Bivacco in Valle d’Aosta. Ph. Cecilia Mariani
Ventilazione

Una regola fondamentale è quella di mantenere sempre l’interno della tenda asciutto, e questo significa lasciar entrare un po’ d’aria per evitare che, durante la notte, il nostro respiro si trasformi in condensa. Se questo dovesse succedere il nostro sacco a pelo, così come il resto dei nostri vestiti, potrebbe inumidirsi e non funzionare più nel migliore dei modi.

Oltre a mantenere l’interno della tenda ventilato è importante lasciare all’esterno tutta l’attrezzatura bagnata. L’attrezzatura stessa va mantenuta asciutta durante tutta la durata del trekking, nel caso dovesse piovere mentre camminiamo. Si può usare la copertura impermeabile dello zaino oppure proteggere il sacco a pelo e i vestiti all’interno di sacche impermeabili. Un sacco a pelo bagnato, soprattutto se in piuma, perde la sua capacità di tenerci al caldo ed è quindi importante fare particolare attenzione.

Trekking nelle Ande
Bivacco in Argentina. Ph. Cecilia Mariani
Scaldarsi prima di andare a letto

Non mettersi mai nel sacco a pelo mentre abbiamo freddo o sarà impossibile creare il calore necessario per passare una notte confortevole. Un trucco è quindi quello di riscaldarsi prima di andare a letto, magari facendo qualche veloce esercizio tipo una corsa sul posto o qualsiasi altra cosa che generi calore. Sembrerà ridicolo ma funziona!

Altra regola che potrebbe sembrare controintuitiva è quella di non indossare troppi vestiti mentre dormiamo. Dentro al sacco a pelo dev’esserci molto spazio vuoto, e l’aria riscaldata all’interno di quello spazio vuoto ci aiuterà a mantenere il calore per tutta la notte. Se avremo addosso troppi vestiti occuperemo troppo spazio all’interno del sacco a pelo, staremo “stretti”, e questo di conseguenza non permetterà di mantenere il calore.

Un’ultimo trucco per stare al caldo è quello di trasformare la nostra borraccia in una borsa dell’acqua calda. Non funziona con tutte le borracce quindi è meglio provare prima a casa per assicurarsi di avere la borraccia giusta. È facilissimo: basta scaldare l’acqua e versarla all’interno della borraccia, assicurarsi che sia ben chiusa e inserirla nel sacco a pelo. In questo modo avremo una fonte di calore che ci aiuterà durante la notte.

Imbottitura a piuma RDS del Sea to Summit Spark SpII
Imbottitura in piuma vista controluce in un sacco a pelo Spark di Sea to Summit
Articoli di “lusso”

È vero che quando andiamo in campeggio, e a maggior ragione se bivacchiamo in montagna, bisogna portare lo stretto necessario per mantenere al minimo il peso dello zaino. Sono convinta, però, che si possa fare uno strappo alla regola e portare uno o due articoli di “lusso” per rendere l’esperienza un po’ più confortevole. Volete sapere qual è il mio? Un cuscino gonfiabile. Occupa pochissimo spazio e pesa poco ma mi permette di dormire molto meglio. Un altro articolo di “lusso” potrebbe essere un pigiama. Non un pigiama vero, ma un paio di leggings e una maglietta che teniamo in fondo allo zaino e usiamo solo per dormire (e in caso di emergenza). Importantissime sono anche le calze per la notte!

Ma un articolo di “lusso” potrebbe essere anche un libro, una barretta di cioccolato, o qualsiasi altra cosa che vi faccia stare bene.

sea to summit e attrezzatura
Sea to Summit – attrezzatura trekking in autonomia
Leave no trace

Non potrei concludere un articolo sul dormire in tenda senza almeno accennare alla pratica del Leave no Trace, ovvero creare meno impatto possibile sull’ambiente che visitiamo. Nel caso specifico del campeggio è importante sapere come andare in bagno nel bosco nel modo corretto (ne ho parlato qui), come mantenere una corretta igiene personale e come lavare le stoviglie in modo da non danneggiare l’ambiente che ci circonda (qualche informazione qui e qui).

Notte in tenda
Notte in tenda in un campeggio attrezzato. Ph. Cecilia Mariani

In conclusione, ecco alcuni consigli e trucchi per sopravvivere a una notte in tenda. Se siete alle prime armi è utile chiedere consiglio a chi è più esperto, magari farsi accompagnare durante le prime esperienze. Altrettanto utile potrebbe essere iniziare a dormire in aree attrezzate, dove ci sono bagni e servizi, in modo da fare un po’ di pratica. Una volta acquisita un po’ di esperienza si può poi passare al bivacco e non solo sopravvivere, ma addirittura passare una notte in montagna come se fossimo nel nostro letto.. o quasi.

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