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Escursione guidata: qual è il valore aggiunto?

Perché camminare con la guida non è solo una questione di sicurezza

Cecilia Mariani Scritto il
da Cecilia Mariani

Svolgendo il mio lavoro di Accompagnatrice di media montagna sia in Italia che all’estero, mi sono resa conto di una differenza sostanziale: il turista straniero tende ad assumere una guida che lo accompagni durante le escursioni, mentre il turista italiano no.

Perché questa differenza? Quali sono le motivazioni che spingono un escursionista, esperto o meno, a camminare con una guida? E qual è il valore aggiunto di svolgere questa attività con un esperto o con un’esperta? In questo articolo proverò a rispondere a queste e altre domande, basandomi sulla mia esperienza personale maturata durante gli anni.

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La guida in montagna è come la guida in un museo, ed è fondamentale per comprendere il territorio in cui ci si trova

Conoscenza del territorio

Pensiamo a un museo: sappiamo tutti che per valorizzare al massimo la nostra visita è meglio prendere una guida, sia essa una persona in carne ed ossa che ci accompagna tra le opere d’arte, oppure un’audio-guida da ascoltare in autonomia. Ora immaginiamo che i sentieri di montagna siano come un museo: anch’essi hanno una storia da raccontare, allo stesso modo dei corridoi di un museo, e per comprenderla al meglio bisogna farsela spiegare. Ecco che quindi risulta chiaro il paragone tra la guida in un museo e la guida in montagna: la guida o accompagnatore ci potrà spiegare tutte quelle cose che si nascondono sotto la superficie, e che magari da soli non riusciremmo a vedere.

Ogni guida conosce bene il territorio in cui lavora, esteso o meno che sia. C’è chi si specializza in una determinata valle e chi invece in determinati percorsi, o ancora chi ha studiato più in profondità alcuni argomenti piuttosto che altri. In ogni caso, la guida sarà capace di portare un valore aggiunto all’escursione, sia da un punto di vista ambientale che territoriale.

A seconda dell’interesse dei clienti, la guida saprà raccontare la storia di un territorio, la sua evoluzione e la sua cultura. Le montagne sono state spesso palcoscenico di guerra, e nascoste tra i sentieri si possono spesso trovare testimonianze di questi avvenimenti. La guida saprà trovarle e raccontarle, dando un senso più profondo a un territorio. Allo stesso modo, le comunità montane hanno spesso sviluppato tecniche specifiche di sfruttamento del territorio, dall’agricoltura all’allevamento, dettate dall’inospitalità del territorio stesso. Conoscere il motivo di determinate scelte ci aiuterà a comprendere l’evoluzione di tecniche specifiche, e della cultura di montagna stessa. O ancora, non c’è niente di più interessante che conoscere le caratteristiche ambientali del territorio in cui ci si muove: saper riconoscere piante e fiori e i loro utilizzi in medicina e cucina, oppure la fauna che abita le nostre montagne, le loro abitudini e come proteggerla.

Fiori alpini
La guida ci aiuterà a capire meglio il territorio e le sue caratteristiche

Non è solo una questione di sicurezza

Il cliente potrebbe pensare che assumere una guida serva ad eliminare ogni tipo di rischio da un’escursione, ma non è così. Il rischio in montagna c’è sempre, ed è impossibile eliminarlo completamente. Ciò che una guida può fare, però, è ridurlo il più possibile, per far si che raggiunga un livello tale da poter essere accettato. Ad esempio, la guida saprà consigliare l’attrezzatura più adeguata per un’escursione. Indossare un paio di scarpe adatto per un’uscita in montagna ridurrà il rischio di scivolare o di farsi male a una caviglia, così come avere con se tutti gli indumenti necessari aiuterà a mantenere la giusta temperatura corporea. Allo stesso modo, la guida saprà “leggere” il sentiero e prendere decisioni relative all’itinerario e, se necessario, apportare delle modifiche. Insomma, la guida prenderà tutte le decisioni necessarie per ridurre al massimo il rischio durante un’escursione, tenendo in considerazione diversi fattori come le condizioni del terreno e quelle atmosferiche insieme alle capacità dei singoli escursionisti. In questo modo il rischio potrà essere “controllato” e, di conseguenza, accettato. Mai, però, cancellato del tutto, e questa è una cosa che ogni escursionista deve comprendere e tenere a mente.

Foto Sicurezza in montagna e sul sentiero - Credits Toomas Tartes on Unsplash
La guida aiuterà a controllare il rischio e renderlo accettabile – Credits Toomas Tartes on Unsplash

Principianti o esperti: ha senso camminare con la guida?

Ma allora chi può trarre beneficio da un’escursione guidata? La risposta è tutti: sia il principiante che si avvicina alla montagna per la prima volta, sia l’escursionista più esperto che visita un territorio nuovo oppure che vuole provare qualcosa di più difficile. C’è chi pensa che assumere una guida voglia dire ammettere di non sapersela cavare da soli, ma non è così. O meglio, può essere così per un principiante, che si appoggia a una persona esperta per approcciarsi all’ambiente montano, che non conosce per niente, nel modo più corretto, e per imparare le basi dell’escursionismo. Per un escursionista più esperto, invece, camminare con la guida porterà altri benefici, tra cui quelli citati e relativi alla conoscenza del territorio e alla valutazione del rischio.

In nessun caso, però, camminare con una guida o un accompagnatore dev’essere visto come una sconfitta, come un’ammissione d’incapacità, anzi. Il contributo di un professionista porterà alla nostra esperienza un valore aggiunto, e ci aiuterà a conoscere la montagna in tutti i suoi aspetti.

Camminare con la guida non è solo adatto ai principianti

In conclusione, camminare con la guida è un’esperienza diversa rispetto a camminare da soli, e può avere dei benefici a tutti i livelli. È importante però affidarsi a un professionista qualificato. Guide alpine, Accompagnatori di media montagne e Guide ambientali escursionistiche sono tutte figure che hanno affrontato un percorso di studi e superato degli esami per poter praticare la professione, e vi potranno accompagnare ognuna nel proprio ambiente di riferimento. Trovate il professionista che fa al caso vostro e fatevi accompagnare in montagna, ne vale davvero la pena.


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