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La montagna a portata di tutti?

Come prepararsi e cosa aspettarsi da una vacanza in montagna

Cecilia Mariani Scritto il
da Cecilia Mariani

Negli ultimi due anni abbiamo sicuramente assistito a un incremento del turismo montano. In seguito a mesi di lockdown, e guidate dal desiderio di “libertà”, orde di turisti si sono riversate nelle vallate alpine in cerca di aria pulita, tranquillità e paesaggi  incredibili. Così le valli più turistiche, che offrono una montagna “a portata di tutti”, si sono ritrovate invase, deludendo forse le aspettative di chi pensava di trovare un po’ di solitudine.

Vale forse la pena di rivalutare le nostre scelte e le nostre priorità? La montagna tranquilla e poco frequentata esiste, basta saperla cercare. E mettere in conto che senza fatica non si arriva da nessuna parte.

Ecco quindi alcuni consigli su cosa aspettarsi da una vacanza in montagna, e come prepararsi per viverla al meglio.

Trekking
Trekking sull’Alta Via 2 in Valle d’Aosta.

Che tipo di vacanza cerchi?

Per prima cosa bisogna capire che tipo di vacanza stiamo cercando. Relax e passeggiate in valle, funivia e pranzo in rifugio, oppure escursioni in quota e pic-nic? Ovviamente, a seconda del tipo di vacanza che sceglieremo, dovremo modificare le nostre aspettative.

Il fondovalle ormai, almeno nelle località turistiche più conosciute, offre tutti i servizi e tutti i comfort: negozi, ristoranti, attività di intrattenimento, e chi più ne ha più ne metta. Anche i rifugi ormai si sono adattati alle necessità sempre più esigenti dei turisti, o almeno quelli più accessibili, e preparano pranzi coi fiocchi degni di un ristorante stellato. E grazie agli impianti si può facilmente salire di quota e godere di paesaggi spettacolari senza dove fare troppa fatica.

Ma se cercassimo un altro tipo di montagna? Una montagna più semplice e difficile, ma allo stesso tempo più vera e appagante? Sto parlando della montagna per il puro piacere di andare in montagna: camminare, fare fatica, tornare a casa stanchi ma soddisfatti, toccare il cuscino e addormentarsi alle 21.30.

Non che questo sia l’unico modo giusto di andare in montagna, sia ben chiaro. A ognuno il suo, purché si rispetti l’ambiente in cui ci si trova e lo si tratti per quello che è. È per tutti? Si e no. A non tutti piace e non tutti saranno in grado di affrontarlo, talvolta qualcuno potrà anche pensare di non essere all’altezza. Ma è di certo aperto a tutti, e tutti dovrebbero avere la possibilità di provarlo con responsabilità. Come? Vediamolo insieme.

È importante consultare sempre la cartina prima e durante un’escursione.

Come prepararsi

Se vogliamo andare in montagna per il puro piacere dell’andare in montagna, senza troppi fronzoli e pretese, dobbiamo avere una cosa ben chiara in testa: dovremo far fatica. Questa fatica però può essere proporzionata alle nostre capacità, non c’è bisogno di essere Reinhold Messner per godersi una bella escursione. L’importante però è prepararsi.

La prima cosa da fare è prepararsi fisicamente. Qualche camminata prima di partire, corsa, bicicletta, palestra: tutto può aiutare per prepararsi a un’escursione. L’importante è non esagerare, cominciare con qualcosa di semplice e gradualmente aumentare le difficoltà. Faremo fatica? Assolutamente si. In montagna si fa fatica, ma fa parte del gioco. Una volta che avremo attraversato paesaggi incredibili e raggiunto la nostra meta, saremo stanchi ma contenti. Se fosse facile non sarebbe la stessa cosa.

La preparazione fisica però non basta in montagna. Bisogna infatti sapere dove andare per evitare di perdersi e come fare a scegliere l’itinerario giusto. Non sai leggere la cartina? Nessun problema, puoi sempre chiedere aiuto a un professionista. Se non sei pratico e vuoi imparare come approcciarti alla montagna nel modo giusto, sia per quanto riguarda la preparazione che la sicurezza, allora rivolgiti a un Accompagnatore di media montagna o a una Guida alpina. Questi professionisti saranno in grado di indirizzarti sulla strada giusta, e di insegnarti come essere indipendente in montagna. In più ti daranno modo di affrontare in sicurezza un’escursione che magari pensavi fosse fuori dalla tua portata. Un ottimo punto di partenza.

Attrezzatura
Con il tempo e l’esperienza si può mettere insieme tutta l’attrezzatura necessaria per il trekking

Ultima cosa da non dimenticare è l’attrezzatura. Per andare in montagna servono un paio di cose specifiche per l’escursionismo. Prima di tutto le scarpe: devono essere robuste, ben strutturare e con una suola adatta a camminare su terreni sconnessi. Niente scarpe da ginnastica, mi raccomando. Poi uno zaino da montagna, di quelli con gli spallacci imbottiti e la cintura per distribuire bene il peso. Poi l’abbigliamento tecnico, leggero, traspirante e che si asciuga in fretta: un paio di pantaloni, una maglietta, un pile. E ancora una giacca anti pioggia, perché il tempo in montagna cambia molto velocemente e non si sa mai. Poche cose ma fondamentali per renderci la vita più facile, aiutarci nella nostra escursione e non farci cogliere impreparati.

 

In conclusione, non pensare che la montagna non faccia per te se non l’hai mai provata. Non farti spaventare dai dislivelli, dai sentieri esposti, dallo zaino pesante. Con la preparazione giusta chiunque può affrontare un’escursione in montagna. Basta avere tanta voglia, un pizzico di determinazione e responsabilità. Obbligatorio godersi il paesaggio.


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