Abbiamo parlato spesso di ciaspole, nelle ultime settimane. Abbiamo spiegato cosa sono e come si usano, quale attrezzatura serve per una ciaspolata e se è necessario prepararsi fisicamente per affrontare un trekking invernale. Questo articolo, invece, vuole essere un semplice glossario che raggruppa tutti quei termini specifici alle ciaspole, e che è utile conoscere per chi svolge questa attività. Eccolo qui.
- Base: la base è la parte principale della ciaspola e quella che, distribuendo il nostro peso su una superficie più ampia del nostro piede, ci permette di galleggiare sulla neve. Ha una forma ovale, più o meno allungata e sagomata, a seconda del tipo di ciaspola e del suo utilizzo. Sulla base sono costruite tutte le altre parti della ciaspola, ed è la parte su cui il nostro piede si appoggerà durante la camminata. Ne esistono di diversi materiali, anche se la maggior parte delle basi moderne sono in plastica.
- Telaio: alcune ciaspole hanno un telaio esterno su cui è fissata la base. Può essere di legno nelle ciaspole più tradizionali, oppure di alluminio in quelle più moderne. Alcuni modelli, poi, hanno un rampone lungo tutta la circonferenza del telaio.
- Attacco: l’attacco è quello che ci permette di fissare la ciaspola ai piedi. È posizionato al centro della base ed è costituito da una serie di cinghie e, a volte, da una piccola base mobile per il piede. Può essere fisso, prevalentemente nelle ciaspole classiche di legno, o basculante, diffuso nelle ciaspole moderne.
- Punto di snodo: nell’attacco basculante, è il punto in cui l’attacco è fissato alla base della ciaspola. Permette all’attacco di muoversi insieme al piede, facilitando così una camminata più naturale.
- Cinghie: permettono di assicurare il piede all’attacco. Ce ne sono generalmente una o due nella parte anteriore del piede, e un’altra nella parte posteriore, intorno alla caviglia o sul tallone.
- Alzatacco: posizionato nella parte posteriore della ciaspola, l’alzatacco è utile quando si cammina in salita. Permette di mantenere il tallone sollevato rispetto alla base della ciaspola, in modo da diminuire l’affaticamento del polpaccio su tratti particolarmente ripidi.
- Rampone: il rampone è formato da tutte quelle punte metalliche posizionate nella parte inferiore della base, che permettono di fare migliore presa sulla neve. Generalmente ce ne sono sulla punta dell’attacco basculante, in modo che vengano inserite nella neve ad ogni passo, e lungo tutta la circonferenza della base, a seconda dei modelli.
- Traccia: la traccia è quel sentiero nella neve che si forma dopo il passaggio di un ciaspolatore (o di uno sciatore). Quando si parla di “fare traccia” o “battere traccia” si intende passare per primi in neve fresca, formando quel sentieri battuto che poi altri potranno seguire. Ovviamente seguire una traccia è meno faticoso dal punto di vista fisico che camminare in neve fresca, ma è importante fare sempre attenzione che la traccia vada dove vogliamo andare noi.
- Gradinare: su pendenze particolarmente ripide, o con neve particolarmente ghiacciata o compatta, potrebbe essere necessario intagliare dei gradini nella neve per procedere con più sicurezza. Per farlo potrebbe essere sufficiente utilizzare la pala, ma in alcuni casi potrebbe essere necessaria una piccozza.
- Traversare: quando si attraversa un pendio diagonalmente, mantenendo una spalla a monte e l’altra a valle.
- Auto arresto: tecnica di auto soccorso in caso di caduta, che si effettua piantando la piccozza nella neve e appoggiandoci sopra il proprio peso. In alcuni casi possono essere utili anche i bastoncini da trekking.
Ed ecco qui il glossario del ciaspolatore, tutti i termini utili per conoscere il mondo delle ciaspole in un unico articolo. Per approfondire su questi e altri argomenti consiglio di leggere i seguenti articoli:
