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Ciaspole, queste sconosciute

Storia e utilizzi delle ciaspole, quali acquistare e come usarle, per godersi al meglio le montagne innevate

Cecilia Mariani Scritto il
da Cecilia Mariani

L’inverno è alle porte, e la prima neve ha iniziato a cadere sulle nostre montagne. Molti appassionati di montagna penseranno che è arrivato il momento di appendere gli scarponi al chiodo e di nascondersi al calduccio finché non torna la primavera. Penseranno che, con l’arrivo della neve, le montagne diventano luoghi inaccessibili e pericolosi, e che è meglio starsene tranquilli. Oppure che non si può andare a camminare in montagna perché fa troppo freddo, o perché nevica, ed è meglio stare a casa per evitare di prendersi un bel raffreddore.

Beh, vi svelo un segreto: l’inverno è uno dei momenti migliori per immergersi nella natura. Come? Con le ciaspole, ovviamente! In questo articolo vi parlo di alcune cose da sapere sulle ciaspole, da quali acquistare a come usarle, per essere preparati e godersi al meglio le montagne innevate.

Scatto realizzato da Molineris Daniele in ocacsione del photoshooting CMP con persone in escursione con ciaspole al tramonto

Perché le ciaspole: storia e utilizzi

Le ciaspole, o racchette da neve, furono inventate migliaia di anni fa dai nativi dell’Asia centrale che successivamente, grazie ai loro spostamenti attraverso lo Stretto di Bering, le introdussero in America settentrionale, dove si svilupparono. Inizialmente erano usate per uno scopo piuttosto pratico: non sprofondare nella neve fresca durante i lunghi spostamenti necessari per cacciare e comunicare coi villaggi vicini. Chi inventò le ciaspole dev’essersi ispirato alla fauna invernale. Animali come la lepre bianca o la pernice bianca hanno infatti pelo e piume sulle zampe per lo stesso motivo, ovvero restare a galla sulla neve.

Inizialmente le ciaspole erano composte da una struttura esterna in legno, di forma circolare più o meno allungata, e stringhe di pelle di animale intrecciate nel centro. Niente a che vedere con quelle che conosciamo noi oggi, normalmente fatte di plastica o alluminio, ma ai tempi l’unico scopo delle ciaspole era quello di facilitare lunghi spostamenti che altrimenti avrebbero richiesto molto più tempo e fatica. Oggi invece l’unica ragione per cui le usiamo è puramente ricreativa. Le usiamo su terreni diversi, quindi i produttori si focalizzano su altri dettagli, come ad esempio la presa su neve ghiacciata.

L’uso ricreativo delle ciaspole si sviluppò nella seconda metà del XIX secolo, sempre in nord’America, ma fu presto soppiantato dall’avvento degli sci, ed è solo negli ultimi anni che abbiamo assistito a una loro rinascita. Che vengano adoperate per necessità o per uno scopo ricreativo, le ciaspole hanno comunque lo stesso scopo: quello di non farci sprofondare nella neve.

Crediti: Apt Campiglio, Pinzolo, Val Rendena, A. Chiacchio

Come funzionano e quando si usano

L’idea che sta dietro alle ciaspole è molto semplice: se camminando nella neve con gli scarponi il nostro peso si concentra tutto nei piedi e sprofondiamo fino al ginocchio, con le ciaspole il peso è distribuito equamente su una superficie maggiore, permettendoci così di sprofondare solamente fino al polpaccio o alla caviglia, a seconda della neve.

Ci sono diversi tipi di ciaspole ideati per diversi tipi di terreno e di manto nevoso. Per esempio, su percorsi pianeggianti con neve profonda, una racchetta più lunga permetterà di restare a galla più facilmente. In questo caso, inoltre, non ci sarà bisogno che la racchetta faccia particolare presa sulla neve, quindi i ramponcini posizionati sulla suola saranno meno accentuati. Ma più lunga è la racchetta più difficile sarà da manovrare e quindi, su terreni che richiedono più maneggevolezza come ad esempio un pendio ripido, dove per forza di cose la neve sarà anche meno profonda, la racchetta diventerà più corta. Qui, inoltre, risulterà fondamentale avere dei buoni ramponi per permettere alla racchetta di fare presa sul manto nevoso ed evitare così di scivolare.

Ciaspolata a Campo Carlo Magno Ph Trentino Marketing D.Lira

Come scegliere le ciaspole

Ci sono diversi tipi di ciaspole sul mercato, e per sceglierle bene bisogna considerare una serie di fattori, come ad esempio chi le userà e su che tipo di terreno. Di seguito sono elencate alcune cose da tenere presente prima dell’acquisto.

Base

La parte principale della racchetta e quella che ci permette di stare a galla. Al contrario di quello che molti possano pensare, la lunghezza delle ciaspole no va scelta in base all’altezza, ma bensì del peso. Una superficie maggiore facilita il galleggiamento, quindi chi pesa di più, o chi sa di dover portare uno zaino più pesante, avrà bisogno di una superficie maggiore rispetto a chi è più leggero. Inoltre, come già accennato in precedenza, la lunghezza necessaria è determinata anche dal tipo di terreno su cui si intende camminare. Ciaspole più corte sono più facili da manovrare, e sono più consigliate per un manto nevoso più duro e compatto. Su neve fresca, invece, una racchetta più lunga permetterà di stare a galla molto meglio che una corta. La racchetta ideale è la più piccola possibile che permetterà di supportare il peso di chi la usa in base alle condizioni del manto nevoso e al terreno.

Attacchi

Le cinghie che permettono al piede di rimanere attaccato alla racchetta, e possono essere di due tipi: fissi o mobili. Gli attacchi mobili sono uniti alla base della racchetta solo nella parte davanti, lasciando che la coda si stacchi dal piede ad ogni passo per permettere allo stesso modo di mantenere una camminata più naturale e di facilitare l’avanzamento in salita. Lo svantaggio di questo tipo di attacco è che passare sopra a ostacoli o camminare all’indietro potrebbe risultare problematico. Cosa che invece è più semplice con gli attacchi fissi, che sono completamente attaccati alla base, ma che però potrebbero non consentire una camminata del tutto naturale.

Attacco mobile su ciaspole Tubbs Flex RDG. Credits Samuel Confortola

Ramponcini

Anche se il peso della persona aiuta a fornire già da solo un minimo di aderenza spingendo la racchetta nella neve, molte ciaspole moderne sono equipaggiate con dei ramponi per migliorare la presa. Non c’è bisogno di molta aderenza per camminare in piano, ma è vero invece il contrario per terreni ripidi o ghiacciati. Anche qui, il tipo di rampone necessario dipenderà dal tipo di terreno in cui si intenderà usarlo: ciaspole ideate per camminare in piano avranno dei ramponi meno accentuati, mentre quelle disegnate per un uso su terreni più ripidi avranno dei ramponi più pronunciati per garantire una presa maggiore anche su manto nevoso più compatto e ghiacciato.

Alzatacco

Sono delle barre metalliche o di plastica posizionate sulla parte posteriore della racchetta che rendono meno faticoso l’avanzamento in salita, spostando l’angolo del piede in relazione alla racchetta stessa. In questo modo riducono l’affaticamento del polpaccio e aumentano la presa, distribuendo il peso in maniera più omogenea su tutta la racchetta.

Una volta capito come usarle e quali comprare, non resta che aspettare la neve. Con le ciaspole il nostro inverno avrà tutto un altro sapore.


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