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Maestri di sci abusivi sulle piste lombarde

Intervista a Roby Mottini, direttore della Scuola Sci Centrale di Livigno

alfredo tradati Scritto il
da Alfredo Tradati

Il direttore della Scuola sci Centrale di Livigno, Roby Mottini Scuola Sci Centrale Livigno, una classe Maestri e allievi della Scuola Sci Centrale Livigno

Il tema dell’abusivismo dei maestri stranieri, in particolare provenienti dall’est Europa, sta diventando sempre più d’attualità sulle nostre Alpi. La stazione di Livigno è senza dubbio una di quelle più colpite dal problema e già da diverse stagioni è costretta a convivere con situazioni al limite della legalità, ma sempre più spesso del tutto illegali. Abbiamo intervistato Roby Mottini, direttore della Scuola Centrale di Livigno, in prima linea da tempo, e profondo conoscitore di tutte le dinamiche che convergono sul tema.

ODT – Di quale entità è il problema dell’abusivismo a Livigno, di quanti maestri di sci abusivi in stagione si parla?

RM –  Il problema dell’abusivismo va sempre più crescendo, diciamo che in tempi non sospetti esisteva già con i maestri tedeschi che venivano in quel di Livigno ad esercitare una professione che allora da noi non aveva questa importanza, o meglio non c’erano maestri sufficienti per soddisfare tutte le richieste e i maestri non parlavano le lingue richieste. In questi ultimi 15 anni la presenza di maestri abusivi è sempre andata ad aumentare, ci sono periodi in cui ci sono 40/60 maestri, a inizio e fine stagione, mentre nell’arco dell’inverno si può parlare di una ventina di maestri che si avvicendano tra di loro.

ODT – Si tratta di “non maestri” o di maestri non autorizzati sul territorio italiano?

RM – Si tratta di persone non autorizzate all’insegnamento in Italia, quindi che non hanno tutti i requisiti richiesti per poter esercitare tale professione; non sono autorizzati i maestri certificati nella nazione di provenienza, quindi tanto meno i non maestri.

ODT – E’ un problema recente, o ricorre già da tempo?

RM ⁃ Come dicevo prima il problema è sempre esistito. Forse prima si dava meno importanza perché il lavoro c’era per tutti, in più non si sapeva la lingua (tedesco, inglese, danese, fiammingo, polacco, russo, ecc.) mentre ora il problema si è ingrandito soprattutto con l’avvento di molti tour-operator.

ODT – In particolare, da quali paesi è maggiore il flusso di abusivi?

RM ⁃ In questi ultimi anni il maggior flusso sicuramente è di polacchi, slovacchi, belgi, danesi.

ODT – Vengono con propri clienti al seguito, o se li procacciano sul territorio?

RM ⁃ La maggior parte di loro vengono con i propri tour-operator, ma ce ne sono alcuni che catturano i loro connazionali sul territorio di Livigno con volantinaggi mirati, ossia sulle macchine targate Polonia, Slovacchia… In più, cosa ancora più grave, ci sono scuole che li assumono all’interno della propria associazione per farli lavorare.

ODT – Sono presenti tutto l’inverno, o maggiormente in determinati periodi?

RM ⁃ La loro presenza è ormai stagionale con dei picchi a inizio stagione, fine stagione e in bassa stagione quando anche i nostri maestri sarebbero più disponibili.

ODT – Per essere in regola, cosa dovrebbero fare?

RM ⁃ Per essere in regola devono fare una domanda alla Conferenza dei Servizi a Roma inviando i requisiti che essa richiede, e dopo il breve lasso di tempo di 3/5 giorni ottengono già la risposta.

ODT – Esistono maestri stranieri in regola a Livigno?

RM ⁃ Certo ci sono dei maestri Argentini, Rumeni, Danesi che hanno tutte le carte in regola per insegnare nel nostro territorio! Iscritti al nostro Collegio e aggiornati. 

ODT – Cosa dice la legge in merito alla lotta all’abusivismo sulle piste lombarde?

RM ⁃ La legislazione nazionale (di conseguenza quella lombarda) è abbastanza chiara: se non hai i requisiti non puoi insegnare. Loro si difendono dicendo che sono degli accompagnatori o addirittura che lo fanno gratuitamente, sta di fatto che la figura dell’accompagnatore non è riconosciuta in Italia, e sul fatto che lo facciano gratuitamente affermano il falso, perché nei loro pacchetti turistici, che sono venduti in anticipo, sono compresi albergo, skipass e lezioni di sci.

ODT – Come contrastate in pratica il fenomeno?

RM ⁃ Come Scuola sci Centrale, alcuni anni fa il direttore di allora aveva fatto un’azione pesante denunciando queste persone alle forze dell’ordine, allora il problema erano i “maestri” danesi. In questi ultimi anni non si fa altro che chiamare la polizia locale la quale va sulle piste e chiede i vari requisiti per poter insegnare; da parte nostra abbiamo chiesto al Collegio di poter vedere le eventuali domande inoltrate alla Conferenza dei servizi a Roma per verificare se effettivamente c’era qualcuno in possesso dei requisiti necessari.

ODT – I risultati sono soddisfacenti?

RM ⁃ I risultati non possono essere soddisfacenti perché gli abusivi invece di diminuire sono aumentati, anche se da parte delle nostre forze dell’ordine e del Comune c’è la volontà di fare qualcosa.

ODT – Che ostacoli trovate nel far applicare la legge?

RM ⁃ Gli ostacoli sono tanti ma il più importante di tutti è quello di mantenere gli equilibri all’interno della stazione sciistica tra i maestri di sci e gli albergatori, gli impiantisti, i negozianti; gli abusivi fanno comodo, i loro tour-operator muovono in media 400/500 persone a settimana ciascuno, e quindi per gli operatori sono molto importanti.

ODT – In base alla sua esperienza, cosa suggerirebbe per affrontare il tema in modo globale e definitivo, una volta per tutte?

RM ⁃ Consiglierei come prima cosa che la legge sia modificata, che sia compito di ogni Collegio regionale di occuparsi direttamente delle verifiche dei requisiti e non della Conferenza dei servizi; suggerirei di creare un numero verde dove le forze dell’ordine operanti sul territorio possano chiedere verifiche tempestive, sul campo, nel momento dei controlli per sapere se la persona davanti a loro sia abilitata o meno all’insegnamento. Sarebbe utile istituire una figura dei maestri, una sorta di “ispettore”,  su mandato della Regione e del Collegio, che possa intervenire tempestivamente nelle stazioni dove sono individuati abusivi. In più, cosa estremamente importante, creare una tavola rotonda all’interno delle proprie stazioni con i vari tour operator e cercare un compromesso per il bene del paese. 

ODT – Ritiene che il Collegio dei maestri di sci sella Lombardia debba affrontare il tema, in base alle sue prerogative?

RM ⁃ Certo è un problema che per primo ha affrontato Livigno ma si sta propagando a macchia d’olio anche nelle altre varie stazioni, anzi nelle altre stazioni il problema è ancora più grave perché il lavoro è diminuito sensibilmente. E lo ritengo un argomento di primaria importanza all’interno del Collegio.

ODT – Ritiene che in passato il Collegio abbia agito adeguatamente sul tema?

RM ⁃ No sinceramente no, dal mio modesto parere è stato trascurato lasciato un po’ li affinché ogni stazione se la risolvesse da sola; a livello nazionale si sta cercando di portare avanti la carta di professione e il MOU però sono diversi anni che se ne parla, ma per ora niente.

ODT – Che cosa si aspetta, a tale proposito, dal nuovo direttivo che uscirà dalle prossime elezioni?

RM ⁃ Che il problema venga affrontato in modo serio, portato in Regione e discusso in una tavola rotonda. Il Collegio ha il diritto di difendere la categoria e i maestri che fanno questo di professione e vivono di ciò, è un loro diritto essere tutelati dal proprio organo preposto!


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