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Millet Tour du Rutor Extrême 2020, a marzo quattro giorni di competizioni

Una gara estremamente tecnica solo per "spiriti forti"

Letizia Scritto il
da Letizia Ortalli

In Valle d’Aosta, tra i comuni di Arvier, Valgrisenche si svolge ogni due anni una tra le più importanti, spettacolari e moderne gare internazionali di sci alpinismo, il Millet Tour du Rutor Extrême. La prossima edizione è in programma dal 26 al 29 marzo 2020 e toccherà anche il comune di La Thuile, dove si svolse la prima edizione, nel 1933 sul ghiacciaio del Rutor e poi ancora nel ’48 con la seconda edizione. La manifestazione, nella sua veste attuale, è datata 1995, anno in cui, lo sci club Corrado Gex e alcuni giovani appassionati di sci alpinismo hanno ripreso ad organizzarla nuovamente mettendo assieme: territorio, agonismo, sport e cultura della montagna.

Vista l’estrema tecnicità dei suoi percorsi è una gara solo per “spiriti forti”. Cresciuto nel tempo il Millet Tour du Rutor è diventato un mito, sia per gli atleti sia per il nutrito mondo degli appassionati dello ski alp. Oggi come 86 anni fa, per gli amanti di sci e pelli di foca, neve fresca e creste aeree, quella valdostana è una gara assolutamente da non perdere.

Il Millet Tour du Rutor Extrême fa parte de La Grande Course, il circuito delle gare più belle e prestigiose dell’arco alpino e dei Pirenei. Circuito nel quale spiccano Pierra Menta, Trofeo Mezzalama, Patrouille des Glaciers, Adamello Ski raid e Altitoy Ternua (che si svolge nei Pirenei).

L’ultima edizione del 2018 ha visto la partecipazione di 704 concorrenti da 18 differenti nazioni, di cui 300 équipe maschili, 22 femminili e 30 squadre giovanili.

“Nel 2020 l’edizione sarà la ventesima – afferma il direttore tecnico e guida alpina Marco Camandona – e prevederà quattro giorni di gara con 9500 m di dislivello positivo, 105 km di fuoripista, 60 km di salita, 45 km di discesa, 6 km di creste aeree il tutto in totale sicurezza. Inoltre durante ogni tappa gli atleti saliranno oltre i 3000 metri di quota”.

Gli atleti concorrono in categorie in squadre di due elementi (maschile e femminile): Senior dove al loro interno i Master e gli Espoir; e le categorie giovanili, suddivise in Junior e Cadetti . Sono ammesse coppie miste sia per categorie sia per sesso.

Un circuito di importanza mondiale per gli atleti professionisti ma che riserva particolare attenzione anche alle categorie giovanili con percorsi specifici e dedicati alle nuove generazioni. Un circuito di vero scialpinismo appositamente studiato per i giovani, con tracciati in ambiente, con passaggi alpinistici di vera montagna, canali e creste. Montagne spettacolari, discese in powder, briefing, fotografi e addetti stampa dedicati. Un’opportunità unica per individuare i futuri campioni di domani.

Quattro le tappe della 20° edizione, 4 giorni di gara intensi. Con una tappa nuova e straordinaria da far rivivere: quella del ’33 sul ghiacciaio del Rutor sul versante di La Thuile. Ben 2400 m di dislivello di salita con un trasferimento dal centro di La Thuile a Valgrisenche o a Planaval in base alle condizioni meteo e della neve.

Un’altra tappa toccherà nuovamente la testa del Rutor, con uno sviluppo di 19 km e un dislivello positivo di 2639 m, passando sulla cresta del Mont Arp – Vielle (2639 m) e la Testa del Rutor per poi aprire ad una vera e propria discesa di 1831 me, in picchiata verso il traguardo di Valgrisenche.

Una delle tappe sarà più corta ma sicuramente più “nervosa”, per dare l’opportunità, soprattutto ai primi, di darsi un po’ più di battaglia e allo stesso tempo di avere la tranquillità di arrivare con gambe e fiato all’ultimo giorno di gara.

Un’altra tappa ancora sarà estremamente tecnica e alpinistica, con 1989 metri di dislivello positivo, con tre salite e altrettanti tratti a piedi da affrontare con sci nello zaino. Quota massima raggiunta, punta Feleumaz a 3102 m.

In ogni caso, comunque, si arriverà più volte a oltre i 3000 metri nei quattro giorni di gara, pertanto gli atleti dovranno essere molto preparati per evitare cali fisici giorno dopo giorno.

Il Millet Tour du Rutor Extrême è una gara per campioni dove si premia anche le velocità in discesa. Questi atleti sono abituati a interpretare le discese in qualsiasi condizione di neve, nei fuori pista, riescono a toccare i 100 km/h: nell’ultima edizione il premio “Free ride” è andato a Nadir Maguet in coppia con Matteo Eydallin.

Nadir Maguet: «Il Millet Tour du Rutor Extrême è una gara molto tecnica. A differenza di altre gare come la Pierra Menta, sempre di più tappe, è molto più alpinistica. Le discese fanno la loro differenza, come anche i canali e le creste che sono molto tecniche. E’ una gara che non si gioca solamente in salita ma va gestita in ogni punto, quindi bisogna arrivare freschi anche nelle discese per cercare di “rosicchiare” qualcosa, in termini di tempo, agli avversari».

Il Millet Tour du Rutor Extrême è una gara anche per amatori. Ciò significa, che se le condizioni meteo e la sicurezza lo consentiranno, si darà la possibilità di non avere cancelli orari e di arrivare in fondo ai quattro giorni. E’ un “regalo” che l’organizzazione vuole fare alle oltre 300 squadre che partecipano, in modo che possano affermare con orgoglio: “io sono un finisher al Millet Tour du Rutor Extrême”.

Lo sci alpinismo per sua natura è uno sport ecosostenibile, in quanto non prevede impianti di risalita, si sale con sci e pelli di foca, ramponi e si scende con gli sci. Il Millet Tour du Rutor ha sposato questi valori anche per ciò che concerne l’organizzazione stessa della manifestazione promuovendo un turismo ecosostenibile, il territorio alpino nel mondo, un’etica della montagna in linea con i valori di sicurezza, conoscenza e rispetto. Sarà questo il tema del Mountain Village 2020, fiera di settore, che durante i giorni di gara sarà allestita nel Comune di Arvier. Tanti i brand del settore outdoor che hanno già confermato la propria presenza; un vero e proprio punto di incontro per atleti e appassionati, un’occasione unica per conoscere e toccare con mano tutte le novità del mercato.

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