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Surf e windsurf: come scegliere lo spot invernale

Con Gabrio Borgo scopriamo le caratteristiche della località invernale perfetta per praticare surf e windsurf

Alice Dell'Omo Scritto il
da Alice Dell'Omo

Praticare surf e windsurf nella stagione invernale si può. Per farlo bisogna scegliere la località giusta, come ben sanno i surfisti esperti. Ne abbiamo parlato con il nostro esperto in materia, Gabrio Borgo, che ci ha raccontato tutto quello che c’è da sapere sugli spot invernali.

Come scegliere lo spot invernale?

“Assodato che con il mare non si scherza né in estate né in inverno per i più esperti scegliere lo spot invernale è legato sopratutto alla propria abilità e comodità. Il principiante invece deve assolutamente rimanere in una zona di confort, sia perché il tempo in acqua sarà limitato visto le condizioni climatiche sia perché nella stagione invernale le mareggiate possono variare di intensità rapidamente come le correnti e quindi è consigliato non spingersi mai oltre i propri limiti. La comodità di avere un mezzo vicino per potersi immediatamente scaldare usciti dall’acqua dopo una session è molto importante durante l’inverno. Alcune associazioni mettono anche a disposizione l’uso di docce calde e spogliatoi… In inverno frequentare spot presidiati da queste associazioni è il top”.

Quali caratteristiche ha la località invernale perfetta per praticare surf da onda e windsurf?

“Sia il surf da onda che il windsurf hanno bisogno di un approccio ponderato. E’ vero che questi sport sono adrenalinici e hanno bisogno di un po’ di spericolatezza ma è importante avere delle basi solide date da una scuola. Man mano che si va avanti la sfida diventa con noi stessi, fino a raggiungere i propri limiti e mai superarli se non in totale sicurezza.

Per quello che riguarda il surf per imparare e progredire bisogna essere attrezzati per le uscite invernali (per approfondire che tipo di muta è bene scegliere: mute invernali per fare surf) e scegliere uno spot con fondale sabbioso e onde gentili cavalcabili con tavole lunghe e voluminose. Meglio scegliere la coda delle mareggiate, il mare in scaduta (per scaduta si intende il momento in cui il vento si calma ed il mare cessa pian piano il suo moto ondoso, ndr) offre condizioni migliori e quando l’onda è meno appetibile per gli esperti, il principiante nel minor tempo riuscirà a provare a cavalcare un numero maggiore di onde.

Per il windsurf è innegabile che per progredire si ha bisogno di un mare piatto e il vento al traverso, in questo modo non corriamo il rischio di faticare per tornare a riva.

Nella stagione invernale è importante non uscire mai da soli e non sottovalutare le previsioni del vento per non trovarsi in mare con l’attrezzatura sbagliata dopo pochi bordi. Non sono sport immediati e dovremo passare molte ore in acqua prima di provare la sensazione di libertà e divertimento, ma ricordiamoci sempre che per vedere l’arcobaleno bisogna prima bagnarsi con sotto la pioggia”.

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