I crocus stanno spuntando ai fianchi delle lingue di neve e, come sappiamo questo vuol dire che un’altra stagione di scialpinismo sta per finire. Qualcuno, affronterà all’alba avvicinamenti tra fango e prati, ma prima o poi arriverà il momento di far riposare sci e scarponi e per questo vogliamo dare qualche consiglio su come conservare l’attrezzatura da sci alpinismo per ritrovarla al top il prossimo inverno.
Manutenzione sci, scarponi e pelli
Se anche tu hai voluto sfruttare fino all’ultimo la neve, sarai arrivato al limite della sciabilità in fondo valle, e forse avrai dovuto affrontare qualche ravànage tra fango e prati. Ed è proprio in queste occasioni che rischiamo di fare danni.
Lavorazioni sugli sci
Per prima cosa dovrete rimuovere eventuali detriti dalla soletta e nel caso ci sia colla anche questa dovrà essere eliminata. Per fare questa operazione il consiglio è di affidarsi ad un bravo skiman e non improvvisarsi esperti del mestiere rischiando di utilizzare prodotti che potrebbero danneggiare la soletta irrimediabilmente. Una volta puliti e asciugati gli sci si può passare alla sciolinatura, esattamente come avviene per gli sci da discesa (ne abbiamo parlato QUI) ma con qualche accorgimento specifico per le esigenze dello scialpinismo; se vi siete convinti al passaggio precedente di affidarvi al negoziante di fiducia o a un bravo skiman assicuratevi che esegua una sciolinatura a caldo così che la sciolina possa penetrare il più possibile in profondità nella soletta e superare l’estate nel migliore dei modi senza rischiare di seccare (anche a freddo va bene ma penetrerà meno all’interno della soletta); anche le lamine andrebbero protette con un film di sciolina per evitare la formazione di ruggine.
Sistemiamo anche gli scarponi
Soprattutto sugli scarponi da sci alpinismo, che hanno punti di snodo e frizione maggiori rispetto ad uno scarpone da pista è fondamentale mantenere pulite le plastiche; questo permette, specie allo snodo tra gambetto e scafo, ma anche a tutte quelle zone che hanno zone di frizione, di essere efficienti nella stagione successiva evitando abrasioni controproducenti alla mobilità e al buon funzionamento dello scarpone. Non ci sono molte soluzioni o si lavano le plastiche o si soffiano con un compressore: l’obbiettivo è comunque quello di togliere eventuali residui che a lungo andare potrebbero provocare frizioni fastidiose nei punti di snodo. Nota importante riguarda la pulizia delle scarpette interne: è essenziale che vengano fatte asciugare e private di tutta l’umidità per un paio di giorni all’aria. Dimenticarsi in cantina lo scarpone umido dopo l’ultima uscita è un classico che costa caro; infatti potreste ritrovarvi il prossimo inverno delle scarpette maleodoranti e con muffe, rendendole di fatto inutilizzabili. Quindi a fine stagione togliete la scarpetta dallo scafo e lavatela delicatamente (alcuni utilizzano il bicarbonato per eliminare gli odori). Non utilizzate spray antiodore o rimedi aggressivi perchè rovinerebbero lo scarpone.
e il casco
Ormai quasi tutti i caschi hanno imbottiture amovibili proprio per garantire uno standard igienico alto, quindi basterà lavare questo strato con le indicazioni fornite dal produttore per ritrovarvi un prodotto confortevole e sano nell’armadietto ed evitare anche in questo caso cattivi odori come per la scarpetta.
…e diamo una controllata alle pelli
Se durante la stagione vi siete accorti che le pelli non aderivano molto bene alla soletta è arrivato il momento di integrare la colla dove è scarsa e nei casi di forte usura sostituirla per tutta la superficie con un nuovo strato. In realtà questo è uno dei pochi passaggi che potreste fare anche a ridosso della stagione così da avere una colla fresca e performante che non ha subito i mesi estivi. Tuttavia, influisce davvero poco il fatto di farlo in anticipo e guadagnerete sicuramente nell’avere il set di sci alpinismo in ordine. Ricordatevi di controllare se i tenditori che siano in ordine senza fratture o tagli nei punti di fissaggio con la pelle.
E il resto dell’attrezzatura?
A differenza dello sci alpino, ci ritroviamo con qualche attrezzatura in più a cui pensare: Kit APS, rampant, picca e ramponi, talvolta l’imbrago e una certa quantità più o meno variabile di abbigliamento. La maggior parte di noi, tutta questa attrezzatura non la riprenderà in mano fino al prossimo inverno ed è bene seguire alcuni accorgimenti anche per questo materiale.
KIT APS
Partiamo dal più importante: il kit ARTVA, Pala e Sonda. Fondamentale a fine stagione è togliere le pile dall’ARTVA per evitare corrosione, sarà poi vostra cura seguire le indicazioni dell’azienda per eventuali aggiornamenti e revisioni che potrete fare con tranquillità durante l’estate; questo vi permetterà di avere un apparecchio a posto e pronto ad essere utilizzato in caso d’incidente. Da non sottovalutare la manutenzione della pala e della sonda: entrambe devono essere riposte pulite da eventuali detriti e asciutte, sempre per evitare di ritrovarsi con una pala il cui pin non funziona o una sonda bloccata e inutilizzabile.
Rampant
Questo “gadget” sempre più utile nella nostra attrezzatura, ci permette di muoverci con un passo più sicuro anche su nevi particolarmente dure. A fine stagione verifichiamo l’usura dei denti e come per il resto dell’attrezzatura, assicuriamoci che sia asciutto prima di ritirarlo.
Picca e ramponi
Se avete utilizzato picca e ramponi con l’attrezzatura da scialpinismo e avete intenzione di riprenderla in mano a breve per qualche escursione su ghiacciaio, il consiglio è comunque di dare un’occhiata all’usura delle punte dei ramponi e della becca. Inoltre, ricordatevi, nel caso abbiate un solo paio di ramponi per scialpinismo e alpinismo, di regolarli per il vostro scarpone da alpinismo così da farlo a casa in una situazione di comfort.
In generale
Le regole generiche per conservare l’attrezzatura da sci alpinismo e l’abbigliamento specifico che magari non utilizzate durante l’estate sono le stesse per qualsiasi attrezzatura sportiva, e ormai tutti le conosciamo: il luogo ideale per il loro stoccaggio è un ambiente asciutto, fresco e privo di luce solare diretta. Purtroppo, non tutte le cantine o garage delle nostre case hanno queste condizioni, tuttavia, dovrete cercare di evitare assolutamente quei luoghi dove l’attrezzatura subisce grandi sbalzi di temperatura e l’azione della luce solare diretta.
Ora, non vi resta che godervi le ultime uscite e mettervi al lavoro per conservare al meglio la vostra attrezzatura da scialpinismo per le prossime avventure!