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Lo snowfarming: ecco a cosa serve

Abbiamo voluto chiederlo a Fabiano Monti osservatore nivologico e maestro di snowboard

Scritto il
da Luca Tessore

Da alcuni anni si sente parlare di snowfarming, una tecnica per conservare la neve durante il periodo estivo in modo di averla pronta in anticipo per preparare piste di fondo, piste da sci alpino e trampolini per il salto con gli sci. Per capire in cosa consiste questa tecnica abbiamo voluto intervistare Fabiano Monti, appassionato di montagna, maestro di snowboard e osservatore nivologico.

Sciatore di fondo su pista preparata con snowfarming
Pista di Fondo Livigno nel 2019 preparata con la tecnica dello snowfarming

Intervista a Fabiano Monti

In cosa consiste la tecnica dello snow farming?

“A fine inverno vengono realizzati grandi mucchi di neve artificiale, naturale o mista, stoccati in luoghi idonei, e che nello stesso tempo soddisfino i requisiti di convenienza economica. Per contrastare l’azione dell’irraggiamento solare e delle temperature estive si protegge la neve con un certo spessore di materiale isolante e, talvolta ad ulteriore protezione si copre il tutto con un telo bianco che rifletterà ulteriormente la radiazione solare.”

Cumulo di neve in un prato seguendo le regole dello snowfarming
Snowfarming a Livigno
Lo snowfarming è sempre conveniente?

“Conviene sfruttare questa tecnica laddove si hanno dei requisiti idonei. Ovviamente, nelle località dove si sa che la neve arriva comunque non ha senso smobilitare lo snowfarming, come non ha senso laddove il consumo di neve stoccata nel periodo estivo supera una certa soglia. Mentre, nelle aree idonee può far risparmiare molta energia elettrica; questo perché stoccando neve tecnica prodotta durante il periodo freddo (optimum -14°C) si possono ridurre i consumi fino a venti volte meno rispetto a produrre neve tecnica a -3°C. Si può pensare di sfruttare la neve naturale, ma questa non sempre può essere stoccata in modo economico: il costo per la movimentazione dei gatti delle nevi non deve superare quello di produzione della neve tecnica.”

Secondo un’indagine statistica dell’SLF, svolta nell’arco alpino, su oltre 100 gestori di comprensori sciistici e comuni, le perdite di volume della neve durante l’estate sono comprese tra il 13 e il 50 % con una media intorno al 28 %.

A Livigno mediamente qual è la perdita percentuale?

“Dipende molto dall’andamento meteorologico estivo, per lo stoccaggio che effettuiamo in paese ci aggiriamo tra il 20 e 30% di perdita di massa.”

Snowfarming a Livigno
Inizio lavori della pista di fondo a Livigno. Preparazione del fondo con la tecnica snowfarming
Quali difficoltà avete riscontrato nello stoccare la neve in una località come Livigno?

“La valle di Livigno è a 1800 metri di quota, in una zona piuttosto soleggiata e ampia. Di conseguenza il sole lavora molto la neve. In generale, si può dire che fare snowfarming in zone di media montagna bisogna fare i conti piuttosto con la temperatura dell’aria rispetto alla radiazione solare. Viceversa in alta quota, ad esempio sui ghiacciai, sarà proprio la radiazione solare a determinare la fusione della neve piuttosto che la temperatura dell’aria.”

A livello ambientale quali sono gli accorgimenti da prendere?

“Tutto è basato su costi e benefici, anche per lo snowfarming. Quindi, per prima cosa si deve considerare la convenienza economica e ambientale, per esempio, noi a Livigno stocchiamo la neve nei pressi della pista di sci di fondo, facendo questo risparmiamo il consumo di 8 bilici che dovrebbero movimentare la neve se la dovessimo stoccare in una vallata vicina, magari più fresca, ma troppo lontana per essere conveniente. Nello stesso tempo stoccandola su un prato dobbiamo cercare di non rovinare il suolo essendo compromesso il normale ciclo vegetativo. Abbiamo poi ideato una tecnica innovativa, che è la novità di quest’anno, che consiste nell’utilizzo di tappeti di lana di legno al posto del classico truciolato. Questo permette di non dover più smaltire o stoccare il truciolato e di poter riutilizzare per diversi anni (circa 4 o 5) questa tecnologia priva di microplastiche o composti nocivi, che se presenti avrebbero potuto contaminare l’ambiente.”

Snowfarming nel contesto paesaggistico di livigno
Snowfarming nel contesto paesaggistico di livigno_Ph Fabio Borga

Come è facile intuire, lo snowfarming è praticato in località turistiche, per questo si dovrà prestare sempre più attenzione anche al lato paesaggistico, cercando di trovare aree dove il cumulo di neve non dia fastidio alla vista e che nello stesso tempo non sia troppo lontano dall’area di utilizzo.

Grazie a Fabiano Monti abbiamo imparato in cosa consiste lo snowfarming, una tecnica che sarà sicuramente protagonista di discussioni e studi nel prossimo futuro.

 


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