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Il confine tra gli sci da alpinismo, freeride e sci all mountain

Scopriamo insieme i parametri ideali per ogni sci e come questi ci aiutino a sciare nelle diverse situazioni

Scritto il
da Luca Tessore

 

Se vi state chiedendo quale sci vi porterà a scoprire la montagna fuori dalle piste battute, allora questo articolo è quello giusto per voi. Il confine tra sci da scialpinismo, freeride e sci all mountain non sempre è così netto ed evidente e spesso si finisce per sbagliare acquisto e sciare con un attrezzo poco adatto allo scopo. Con questo articolo vogliamo farvi risparmiare tempo e con poche e semplici nozioni darvi gli strumenti giusti per capire quale sci fa al caso vostro.

Sci allmountain freeride e freetrouring, per la gioia di tutti gli allmountaineers
Sci allmountain freeride e freetrouring, per la gioia di tutti gli allmountaineers

Può uno sci fare tutto?

Dipende… dipende dallo sciatore che siete. Tuttavia, ogni tipologia di sci è il risultato di accorgimenti per migliorare e facilitarne l’utilizzo su un terreno specifico. Così, uno sci da freeride sarà l’ideale per affrontare discese in velocità in fuori pista, uno sci all-mountain risulterà adeguato per affrontare brevi tratti a bordo pista e uno sci da alpinismo perfetto per esplorare il backcountry. Per questo motivo ogni sci dovrà avere caratteristiche specifiche e in particolare uno sci d’alpinismo dovrà essere sufficientemente leggero per muoversi agilmente in salita, uno sci da freeride dovrà essere robusto e strutturato per sopportare le sollecitazioni e avere una buona risposta in curva e infine uno sci all mountain dovrà avere la giusta geometria per rispondere bene in pista e nello stesso tempo essere sciabile anche fuori pista.

Tuttavia, spesso troviamo sci che sono davvero difficili da categorizzare e che potrebbero tranquillamente stare in una categoria piuttosto che in un’altra, talvolta il confine è davvero sottile. Proviamo a trovarlo…

Dalla pista al fuori pista con il giusto sci

Se siete alle prime armi dovete sapere che “buttarvi” nel backcountry, cioè in mezzo alla natura non gestita dall’uomo, comporta più rischi che sciare in pista dove i pericoli sono mitigati per esempio dalla battitura delle piste. Quindi è importante prendere consapevolezza di tutte le misure da prendere per vivere questa nuova esperienza con i tanti corsi fatti dalle Guide Alpine o Maestri di sci. Da quel momento in poi, nonostante tutte le difficoltà, alcuni di noi vengono folgorati dal backcountry, e così inizierà la personale ricerca del proprio sci da fuori pista. Soltanto conoscendo come geometrie e strutture diverse influenzano il modo di sciare possiamo scegliere lo sci più adatto ai nostri obbiettivi.

Sci all mountain kastle
Sci all mountain Obsidian92 Kästle
I tre parametri che delineano il confine di uno sci

Struttura e geometrie sono i “magici” parametri che trasformano uno sci e lo rendono adatto al fuori pista. In particolare la struttura, il profilo (rocker e camber) e la larghezza al centro, influenzano la nostra sciata facilitandola nei diversi terreni e situazioni. Ecco spiegato perché troviamo tanto difficile sciare in fuori pista con uno sci da pista, che a sua volta tanto più è performante e vicino al mondo race tanto più si comporterà male nel fuori pista.

Struttura

Uno sci può essere costruito con struttura a cap (modelli più economici) o struttura a sandwich, la quale rende uno sci più performante. Più gli elementi che compongono la struttura danno rigidità allo sci, più questo lavorerà bene su nevi dure in discesa. Per questo motivo la struttura di uno sci sarà progettata in relazione al suo utilizzo finale:

  • Sci all mountain: ben strutturato per divertirsi anche in pista
  • Sci freeride: struttura consistente per affrontare discese in velocità
  • Sci d’alpinismo: struttura ridotta per guadagnare in leggerezza e agevolare la salita

Capirete bene vantaggi e svantaggi di ogni categoria, e quanto ogni tipologia di sci, se utilizzato per una “mansione” diversa da quella per cui è nato, può mettere in crisi o comunque farci divertire meno. Tutto si può fare, ma correreste mai un trail con dei mocassini?

Sci da freeride adatto a neve fresca profonda
Sci da freeride adatto a neve fresca profonda
Profilo

Probabilmente avrete già sentito parlare di “rocker” e “camber”: due termini che indicano la curvatura del profilo di uno sci.

Punta e coda con "rocker" e centro sci "camber"
Punta e coda con “rocker” e centro sci “camber”

Negli anni passati si è molto discusso sull’utilizzo del rocker sugli sci race da pista (applicato addirittura su alcuni modelli da gigante per la Coppa del Mondo) ma nessuno ha mai messo in dubbio l’efficacia nel mondo del fuori pista.

Il rocker può essere applicato sia sulla spatola (parte anteriore sollevata dello sci) che sulle code (parte posteriore dello sci). In generale il rocker rende uno sci più facile da manovrare, in particolare se applicato nella zona delle spatole aiuta a far uscire lo sci dalla neve fresca e a sciare su un manto irregolare. Tuttavia, più si accentua il rocker minori saranno le prestazione su nevi dure, in particolare diminuisce la superficie di contatto della lamina e di conseguenza la tenuta in curva ad alte velocità. Nello stesso tempo, uno sci con profilo camber tradizionale e un rocker ridotto o assente ha un’ottima tenuta su nevi dure, ma sarà più difficile da manovrare su nevi morbide. Nella maggior parte degli sci di uso comune si cerca di trovare il giusto equilibrio tra camber e rocker così da avere una versatilità di utilizzo e buona sciabilità in generale:

  • Sci all mountain: rocker moderato e camber tradizionale, per mantenere un buon livello di sciata in pista 
  • Sci freeride: rocker in punta e in coda anche molto accentuato fino a camber inverso per quegli sci destinati esclusivamente a nevi polverose molto profonde.
  • Sci d’alpinismo: rocker moderato e camber tradizionale per mantenere una buona versatilità su diverse tipologie di manto nevoso

Uno sci d’alpinismo, in particolare quelli della categoria touring, devono garantire una buona sciabilità su ogni tipologia di neve, per questo, in certi casi, hanno un profilo molto simile ad uno sci all mountain, ma vedremo tra poco come mai si differenziano da questi.

Larghezza al centro

Probabilmente il parametro più utilizzato e discusso per scegliere uno sci da fuori pista. In effetti, la larghezza al centro di uno sci ci dà indirettamente molte indicazioni sulla tipologia di sci che stiamo per acquistare. Uno sci molto largo al centro sarà destinato a solcare pendii di neve fresca, viceversa uno sci più stretto è l’ideale per un largo range di manto nevoso e quindi più adatto allo ski-touring. Di conseguenza anche gli altri parametri saranno in linea per avere uno sci equilibrato nell’insieme.

In particolare, la larghezza al centro influenza il modo in cui si affrontano i diversi manti nevosi. Più lo sci è largo, più galleggerà su neve fresca mettendo però più in difficoltà su nevi dure. Ancora una volta sci d’alpinismo e sci all mountain sono più vicini come misure, mentre gli sci da freeride, in particolare quelli da utilizzare esclusivamente su neve fresca, possono superare anche i 110 mm. Range di misura della larghezza al centro:

  • Sci all mountain: da 80 a 100 mm
  • Sci freeride: da 90 a >120 mm
  • Sci alpinismo classico: da 75 a 90 mm
Sci alpinismo a Santa Caterina Valfurva
Sci alpinismo a Santa Caterina Valfurva

Infine, il peso definisce una volta per tutte la destinazione di uno sci. In particolare, quest’ultimo dovrà essere contenuto per gli sci d’alpinismo, ed è proprio questo parametro a volte a porre il confine tra le varie tipologie; uno sci troppo pesante difficilmente sarà adatto allo sci alpinismo classico e viceversa uno sci troppo leggero, tendenzialmente con una struttura risicata, sarà meno prestante in discesa e quindi poco adatto a chi vuole fare freeride.

Quale sciatore intendi essere?
  • All mountain: chi non vuole rinunciare durante la giornata a divertirsi in pista su ogni condizione di neve, dalla più dura mattutina alla primaverile di fine giornata, strizzando l’occhio a brevi tratti fuori pista.
  • Freeride: chi cerca l’adrenalina della discesa, ma in un contesto fuori dalle piste battute. L’attrezzatura utilizzata è adeguata a sopportare sollecitazioni importanti. La conseguenza è che difficilmente ci si potrà allontanare di molto dagli impianti di risalita ai quali si rimane quindi legati per gestire la giornata. La discesa resta al centro dell’obbiettivo.
  • Alpinista: chi vuole esplorare il backcountry senza essere legato alle stazioni sciistiche. La risalita è in autonomia e occupa la parte preponderante della giornata. Il mondo dello sci alpinismo comprende diverse categorie di sci, da quelli più race per salite veloci a quelli più vicini al mondo freeride per divertirsi di più in discesa.
Valfurva e bellezza
Outdoortest Testers al Sunny Valley Mountain Kelo Lodge

Ricapitolando

Se dovrete acquistare o anche soltanto noleggiare uno sci, valutate quale sarà il vostro terreno prevalente. Partite dalla scelta della larghezza al centro, verificate il rocker ideale per voi, infine assicuratevi che la struttura, e quindi il peso dello sci, sia adatta a ciò che andrete a fare (se siete alle prime armi non esagerate con la larghezza potrebbe mettervi in difficoltà, ne abbiamo parlato QUI).

Mi auguro che quanto scritto possa esservi stato d’aiuto, assicuratevi di entrare nel mondo del fuori pista non soltanto attrezzati dal migliore degli sci ma anche con la giusta consapevolezza sui rischi legati a muoversi in un ambiente lontano dalle piste battute. Gli incidenti in valanga sono per la maggior parte delle volte provocati dagli stessi sciatori, consultate il bollettino valanghe e affidatevi agli esperti qualificati (guide alpine o maestri di sci) per le vostre prime esperienze in neve fresca e non dimenticate di esercitarvi con il kit ARTVA, pala e sonda!


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