Amici sportivi, sono passate settimane dall’inizio del lockdown causato dal Covid-19. Non è ancora finita e noi tutti dobbiamo continuare a rispettare le regole per uscire al più presto da questo capitolo di storia. Torneremo più forti, consapevoli e si spera più responsabili. Come nostra abitudine proviamo a ricercare consigli per gli sportivi, dai professionisti agli appassionati, che possano aiutare in questo momento.
Oggi questo articolo è dedicato agli amanti dell’outdoor e a tutte le persone che dedicano tempo all’attività fisica per sentirsi bene. Dopo l’intervista al ricercatore Marco Marinucci, oggi siamo con la Dott.sa Vanessa Costa, Psicologa dello sport e Psicoterapeuta, e Sergio Costa, Psicologo dello Sport e Dottore di Ricerca in Neuroscienze. Parliamo della situazione attuale: come la vive uno sportivo? Quali sono le problematiche? Come possiamo gestirle e come possiamo stare meglio?
Dal primo caso Codiv-19 fino ad oggi, in che situazione si ritrovano gli sportivi?
Il Covid-19 si è presentato fin da subito in modo subdolo ed imprevedibile. Un nemico sconosciuto, invisibile, e per questo ancor più spaventoso, che ha rapidamente rivoluzionato le vite di tutti, sportivi e non. Ci ha catapultati da un’iniziale fase di sottovalutazione del problema ad una rapida esplosione dell’emergenza sanitaria con la conseguente imposizione di un lockdown totale, al fine di evitare il dilagare dei contagi. Questo ha cambiato le nostre esistenze sia in termini concreti, limitando la nostra libertà, sia in termini emotivi, facendoci sentire vulnerabili. In molti stanno facendo i conti con l’angoscia, la preoccupazione, il limite, la perdita di controllo e l’incertezza. In questo contesto la sfida proposta è quella di imparare ad adattarci, ad essere resilienti, trovare le risorse per fronteggiare le difficoltà, sia come uomini e donne, sia come sportivi.
Il Covid-19 infatti ha impattato fortemente la vita di tutti gli atleti e gli addetti ai lavori, dai settori giovanili fino ai professionisti. Effetto dovuto dalla chiusura delle strutture, dai divieti di aggregazione, dalle limitazioni nella pratica sportiva all’aria aperta e dalla cancellazione o slittamento di tutti gli eventi sportivi. Questi cambiamenti possono stimolare nel mondo dello sport una serie di domande che per il momento non sembrano poter avere risposta: quando riapriranno i circoli e le palestre, quando si potrà tornare di nuovo ad allenarsi e a competere?
Quali sono le difficoltà che avete riscontrato fra gli sportivi?
Per molti atleti e allenatori questa difficile situazione di emergenza rappresenta non solo uno stravolgimento delle proprie abitudini quotidiane, ma soprattutto un’importante interruzione nella propria carriera sportiva. Veder sfumare un’intera stagione ad un passo dalla sua conclusione, dopo averla costruita giorno dopo giorno con impegno, fatica e sacrifici; perdere improvvisamente la propria identità sportiva e dover ricostruire da zero una nuova routine quotidiana, con ritmi più lenti e molto tempo a disposizione; affrontare la paura di “perdere” il lavoro svolto ed i progressi fatti per cercare di raggiungere il proprio personale obiettivo e/o quello di squadra; ristrutturare tali obiettivi a breve, medio e lungo termine, dovendo fare i conti con una profonda incertezza rispetto al futuro; queste sono solo alcune delle sfide che il mondo sportivo, di ogni livello e disciplina, si è trovato ad affrontare in questo periodo di stop forzato.
Gli unici ad aver trovato un relativo sollievo in questa situazione sono stati gli atleti infortunati, che stanno avendo la possibilità di recuperare con maggiore serenità, avendo sperimentato meno intensamente il timore di perdere terreno rispetto ai propri avversari, ma che comunque, per affrontare i percorsi di riabilitazione, devono entrare in contatto con il personale sanitario, aumentando quindi il rischio o la percezione di contagio.
In che modo supportate gli sportivi e che consigli date?
In questo momento così particolare, in cui per combattere la diffusione del contagio ci viene richiesto di mantenere il distanziamento sociale, il lavoro psicologico con atleti ed allenatori, così come qualsiasi altra relazione, avviene in forma telematica, attraverso videochiamate, telefonate e scambi di messaggi. Nonostante il cambio di setting sia evidente, passando dall’abituale rapporto vis-à-vis in studio e in campo, alla mediazione dello schermo di un pc, il contenuto del lavoro non appare poi così diverso. Come sempre accade nello sport, si lavora per prepararsi al meglio ad affrontare la sfida attuale, che pur non essendo, almeno nel breve periodo, un match o una competizione, è rappresentata dalla gestione efficace del momento presente, da un punto di vista motivazionale, emotivo ed organizzativo.
Si lavora quindi sulla consapevolezza delle emozioni che stanno sperimentando in relazione all’inaspettata interruzione delle proprie abituali attività e sulla loro gestione. Ci si focalizza sulla pianificazione quotidiana delle attività e sulla gestione del tempo a disposizione, che ha il duplice vantaggio di ridurre l’ansia per un futuro che appare incerto e confuso, e di alimentare la propria autoefficacia, aumentando la percezione di controllo e di padronanza sulla propria vita. Ci si interroga anche circa le opportunità offerte da questo momento di difficoltà, ossia sulla possibilità di rendere creativo e trasformativo il tempo che si ha a disposizione, coltivando vecchi e nuovi interessi, prendendosi del tempo per riposare, per rilassarsi e per coltivare le proprie relazioni, ossia per dare spazio a tutto ciò che, durante la stagione sportiva, si finisce per sacrificare.
Come consigliate di affrontarle?
Per tutti gli atleti e gli amanti dell’attività fisica, continuare ad allenarsi anche in questo momento di stop forzato è fondamentale. Seppur in forma diversa, dentro casa anziché all’aperto, da soli anziché in gruppo, privilegiando la preparazione atletica a quella tecnica, e senza poter beneficiare della presenza fisica dello staff, ciascuno sta portando avanti i propri allenamenti. Cosa può suggerire allora lo psicologo dello sport? Il suo compito è sicuramente quello di occuparsi degli aspetti psicologici ed emotivi, ma anche e soprattutto promuovere la consapevolezza degli atleti rispetto all’idea che l’allenamento della parte mentale può essere svolto ovunque, in qualsiasi condizione e senza particolari strumenti.
Cinque consigli per gli sportivi?
I 5 consigli che ci sentiamo di fornire a tutti gli sportivi, anche quelli che non hanno mai avuto accesso ad un percorso di preparazione mentale, dunque, sono i seguenti:
1. Struttura le giornate
Pianifica la tua giornata con le attività quotidiane da svolgere, scandendo il tempo a disposizione secondo una routine. Definisci gli obiettivi da raggiungere, le priorità e dedica del tempo a te stesso, osservando i tuoi miglioramenti.
2. Stai con le tue emozioni
In un periodo come quello attuale le emozioni sono molte e mutevoli, impara a tenere un diario quotidiano delle emozioni che provi, per prendere maggiore consapevolezza di ciò che vivi ed imparare gradualmente delle strategie per elaborare i tuoi pensieri e stati d’animo. Annota sul diario anche due aspetti positivi per ogni giornata trascorsa, imparando a cogliere ed apprezzare la piacevolezza delle piccole cose.
3. Prendi del tempo per ricaricare le energie e per imparare a regolarti
Usa delle tecniche di rilassamento e respirazione per gestire lo stress e le emozioni, diventando sempre più consapevole dei segnali che il tuo corpo ti invia. Se la conosci, utilizza la Mindfulness, nelle sue pratiche formali ed informali, per sviluppare la tua consapevolezza relativa al momento presente, sviluppando la tua capacità di focalizzare l’attenzione sul qui ed ora e di sviluppare un atteggiamento non giudicante nei confronti di te stesso.
4. Rimani connesso
Mantieni dei momenti di scambio e socializzazione con amici e compagni, coinvolgi i tuoi allenatori nella tua preparazione, pianificando insieme gli allenamenti e monitorando i progressi. Se ti va, crea un gruppo di allenamento on-line, in cui scambiare video, foto, lanciare sfide o stimolarvi vicendevolmente nell’allenamento quotidiano.
5. Allena la tua mente e preparala al rientro
Utilizza la visualizzazione come strumento principe per essere pronto ad affrontare ciò che accadrà in campo. Continua ad allenare il gesto tecnico immaginandolo con gli occhi della mente ed alternando la visualizzazione all’esecuzione del gesto a vuoto. Questo per mantenere attivati gli automatismi che hai faticosamente affinato nel tempo. Prenditi del tempo per immaginare il rientro in gara. Cercando di vivere le emozioni che questo evento scatenerà, di prenderne consapevolezza e di immaginare delle strategie per gestirle.
Possiamo aspettarci ripercussioni a lungo termine?
Come in ogni processo di adattamento le difficoltà iniziali sono state molte. Ciascuno ha dovuto fare i conti con una nuova realtà, spesso reagendo con ansia, rabbia e frustrazione di fronte allo sconvolgimento del proprio mondo. Piano piano però, con il passare del tempo, ciascuno ha cercato di trovare le risorse per affrontare la situazione. La resilienza, ossia la capacità di opporsi alle pressioni ambientali, riorganizzando positivamente la propria vita e le proprie risorse per affrontare le difficoltà, è infatti una delle caratteristiche che gli sportivi coltivano costantemente e che, anche in questo momento di stop forzato appare fondamentale per riuscire a reagire all’incertezza ed alla natura stressante di questo momento.
Come psicologi avete particolari preoccupazioni per il futuro?
Tra le notizie più sconvolgenti troviamo il caso, unico nella storia, delle Olimpiadi di Tokyo 2020 previste quest’estate, rimandate al prossimo anno. Alcune Federazioni, come la FIP e la FIR, hanno già deciso di concludere anticipatamente i rispettivi campionati ad ogni livello; mentre la FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio), sta attendendo l’evoluzione di questa situazione di emergenza per capire come terminare i campionati.
Nasce cosi l’interesse nel cercare di capire i risvolti psicologici con i quali atleti ed allenatori dovranno fare i conti ora ed in futuro. Come fronteggiare l’interruzione forzata delle attività agonistiche e/o i cambiamenti sostanziali nella gestione degli allenamenti. Insieme a colleghi psicologi ed esperti in psicologia dello sport; supportati dalla Scuola dello Sport del CONI; abbiamo costruito una ricerca che valuti l’impatto della quarantena sugli atleti (maggiorenni) e sugli allenatori dal punto di vista mentale ed emotivo. L’obiettivo è di rispondere a queste e altre domande e di costruire risorse per il futuro, che possano intercettare i nuovi bisogni che emergeranno. Lo scopo è favorire una ripresa ottimale delle attività sportive e agonistiche.
Vi invitiamo a compilare il questionario , così da approfondire l’impatto di questa situazione d’emergenza sul mondo dello sport. Condividetelo a più ATLETI e ALLENATORI possibili.
Per chi fosse interessato, il link è il seguente: https://bit.ly/sportestop
Troverete ulteriori informazioni e aggiornamenti sulla pagina facebook sportecovid.
Vanessa Costa, Psicoterapeuta, Psicologa dello Sport e Preparatrice Mentale FIT. L’amore per lo sport e la passione per la psicologia mi hanno spinta ad intraprendere, parallelamente alla pratica clinica, la via della psicologia sportiva, con particolare interesse per i temi relativi alla preparazione mentale ed alla promozione del benessere.
Sergio Costa, psicologo ed esperto in Psicologia dello Sport, preparatore mentale FIT e dottore di ricerca in neuroscienze, imaging e scienze cliniche. Credo nel confronto e nella formazione continua, grazie alle quali porto avanti con grande passione, strumenti e teorie psicologiche che possano garantire sempre alta qualità e innovazione nei miei lavori.
