La neve ha un potere straordinario: ne basta poca per trasformare le montagne. Rende tutto morbido e uniforme, crea un incanto silenzioso, alimenta la poesia. E al crescere del manto bianco cresce anche l’inaccessibilità, tanto che pendii senza pretese, dove in estate si corre in scarpe leggere, possono diventare isole d’avventura, proibite a chi non ha gli sci ai piedi (pena l’affondare fino al ginocchio, alla coscia o alla pancia). Lo scialpinismo dà quindi la possibilità di entrare in questo mondo, per scoprire tutta la magia della montagna invernale.
Oltre le piste battute
Lassù gli sci tornano alle origini, all’uso che ne facevano i norvegesi per spostarsi sulla neve fissando ad essi delle pelli di foca, che impedivano di scivolare indietro.
Attorno al 1880 i lunghi attrezzi cominciarono a diffondersi anche nelle Alpi e nel 1897 il tedesco Wilhelm Paulcke – scienziato e pioniere delle escursioni con gli sci – effettuò la prima traversata scialpinistica delle Alpi Bernesi.
Nel 1903, infine, l’alpinista e sciatore milanese Eugenio Moraschini parlò del «prezioso sussidio, fino a questi ultimi tempi sconosciuto, sorto con gli ski», capaci di spogliare «della temerarietà il forte ardire di chi vuol compiere importanti ascensioni invernali».
Lo scialpinismo è nel DNA di C.A.M.P
C.A.M.P. e lo scialpinismo hanno praticamente la stessa età – l’azienda è stata fondata nel 1889 – e da sempre vantano un legame particolare. Forse perché a Premana tutti o quasi sono scialpinisti, autentici patiti delle pelli di foca.
Da decenni C.A.M.P è il riferimento per tutti i praticanti di skialp: un’attività che richiede preparazione e attenzione alla sicurezza per regalare fantastiche discese in neve vergine, in un ambiente quasi irreale, in compagnia di amici che condividono la medesima passione.
Uomini e donne di ogni età a cui vengono offerti gli strumenti giusti per dedicarsi a un gioco meraviglioso che racchiude l’essenza stessa dell’andare in montagna.
Il casco Voyager di C.A.M.P
- Conforme alle norme EN 12492 e EN 1077/B
- 17 aperture distribuite su tutta la calotta
- Imbottitura rimovibile in tessuto e mesh traspirante
- Paraorecchie rimovibile incluso nella confezione
- Innovativo sistema portalampada/portamaschera a 3 elastici
- Dotato di riflettore RECCO®
- 4 colori e 2 taglie
Casco conforme al regolamento ISMF che prevede la doppia omologazione alle norme EN 12492 (alpinismo) e EN 1077/B (sci alpino). La doppia certificazione garantisce un più elevato standard di sicurezza, assicurando in particolare un’alta protezione dagli impatti laterali.
Il Voyager presenta una costruzione in-mold che combina i vantaggi di questa tecnologia con quella hard-shell: guscio esterno in materiale plastico estremamente duro e resistente agli impatti (ABS), anima interna in polistirene espanso (EPS) rinforzato da uno strato di policarbonato (PC) per assorbire gli urti e garantire ulteriore resistenza.
